Montano tenda nell’assessorato catanese: denunciati 9 ragazzi del centro sociale Liotru

Il gruppo spalleggiava la protesta delle famiglie escluse dai buoni spesa del Comune, ferito un poliziotto. "Ma la versione della Digos è falsa"

CATANIA – Nove giovani, tra i quali anche due minorenni, appartenenti al centro sociale anarco-antagonista Liotru, sono stati denunciati dalla Digos di Catania per manifestazione senza preavviso, invasione di edifici, resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali in concorso e con l’aggravante di essere più di cinque persone.
Il 22 giugno scorso, il gruppetto è entrato nella sede dell’assessorato ai Servizi sociali in via Dusmet e ha montato una tenda da campeggio, mentre una ventina di persone appartenenti ad altri centri sociali e associazioni del territorio stazionavano fuori.
Al seguito dei manifestanti vi erano anche alcune famiglie disagiate in nome delle quali veniva portata avanti la protesta per ottenere l’inserimento nelle liste per l’elargizione dei buoni spesa da cui erano rimaste escluse durante l’emergenza Covid-19.
L’iniziativa era stata preceduta, alcune settimane prima, da un incontro con l’assessore competente, a seguito del quale ci si sarebbe dovuti riaggiornare. Mentre agenti della Digos prendevano accordi per favorire l’incontro con l’assessore, due ragazze appartenenti al centro sociale Liotru, spalleggiate da altri giovani, hanno puntato la porta d’accesso alle scale che conduce al piano superiore dove si trova l’ufficio dell’assessore.
Un poliziotto che ha tentato di opporsi è caduto per terra finendo in ospedale con diversi traumi, mentre le giovani sono state bloccate al piano superiore da altri poliziotti allertati dalle urla. Poco dopo gli occupanti hanno smontato le tende da campeggio liberando l’atrio.
“La Digos di Catania ha emesso un comunicato fazioso e falso nel suo contenuto”, dichiarano i membri del Comitato Reddito-Casa-Lavoro. “Quello che è successo oggi è un episodio gravissimo, una pagina vergognosa. Convochiamo per lunedì mattina una conferenza stampa in cui racconteremo la verità e smonteremo, pezzo dopo pezzo, una storia alquanto fantasiosa che trasforma la protesta per i buonispesa in azioni ‘anarco-antagoniste’, che non sappiamo manco cosa voglia dire”.

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