Bomba d’acqua a Palermo, giallo sui morti: “Nessun cadavere è stato trovato finora”

Vigili del fuoco ancora al lavoro per prosciugare il sottopasso della circonvallazione, cresce l'ottimismo sull'assenza di vittime. Orlando si scusa: "Chiederemo un'inchiesta"  FOTO - VIDEO

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PALERMO – Dalle 20 di ieri i vigili del fuoco lavorano per prosciugare il sottopasso di viale Regione Siciliana, all’altezza dell’ex Motel Agip, che ieri a causa del maltempo ha inghiottito numerose automobili. La quantità di acqua è notevole e l’attività potrebbe andare avanti anche domani. La buona notizia è che i sommozzatori non hanno trovato corpi e man mano che passano le ore aumenta l’ottimismo.
Su una colonna che contiene gli interruttori del semaforo, sono poggiate alcune targhe di auto, recuperate in fondo al sottopasso. Dai numeri delle targhe si sta risalendo ai proprietari delle vetture che saranno contattati per assicurarsi delle loro condizioni. Quando il livello dell’acqua scenderà a una quota bassa, sarà portato via il fango che si è depositato sulla carreggiata e solo allora le ultime paure scompariranno.
Finora dalla grande pozzanghera affiora qualche cima di oleandro, gli alberi che fanno da spartitraffico. L’acqua risucchiata viene scaricata nei tombini della condotta fognaria. Gli scarichi del sottopasso, probabilmente intasati, nulla hanno potuto contro l’intensità della pioggia, mentre le pompe di sollevamento – non si sa se funzionanti, ma comunque non collegate a gruppi elettrogeni – non potevano essere attivate per la mancanza di energia elettrica, saltata a causa dell’inondazione.

Poco distante dal luogo più colpito dal forte temporale di ieri, i commercianti fanno la conta dei danni: un fioraio cerca di drenare l’acqua dei vasi: “Ho passato qui la notte – dice – al buio. La corrente elettrica è tornata soltanto alle 4 del mattino. Non è la prima volta che si verifica una situazione del genere e non credo sia l’ultima. Ogni volta ricominciamo daccapo, ma quello che è successo ieri non si può raccontare”. Il sole, intanto, è tornato a splendere su Palermo.
“Chiedo scusa a tutti i palermitani. Esprimo rammarico, condivisione e attenzione per quanto accaduto ieri. Attendiamo conferme – ha detto il sindaco Orlando in conferenza stampa – ma al momento non ci sono vittime. Le notizie di numerosi feriti in ospedale non ci risultano, risulta un bambino ricoverato già dimesso. Abbiamo dato alloggio in albergo a 15 famiglie a spese dell’amministrazione comunale attendiamo che vengano completate le operazioni”. “Chiederemo che si apra un’inchiesta della Procura della Repubblica e della Corte dei Conti. Il Comune di Palermo non ha nessuna competenza”.
“La bomba d’acqua è arrivata senza che vi fosse un’allerta della Protezione civile regionale, anzi alle 16.25 la Protezione civile comunicava il codice verde in miglioramento. L’allarme ce lo siamo dati da soli – ha sottolineato il primo cittadino – la verità è che il sistema di protezione civile regionale rispetto a fatti come questo non è stato affidabile, l’Amap è intervenuta con due idrovore, altre due dei vigili del fuoco, uno della città metropolitana, mentre la protezione civile regionale ha fatto arrivare un mezzo da Sciacca e mi risulta che un altro mezzo sia arrivato da Licata, con una richiesta al sindaco”.
Per quanto riguarda gli interventi fognari, Orlando ha evidenziato che “nel 2014 erano pronti i progetti per gli interventi che riguardavano alcune opere, ma la Regione non ha disposto il decreto di finanziamento. L’allora governo Crocetta, nella persona dell’assessore Contrafatto, addirittura ha contestato il fatto che non erano state realizzate le opere riguardanti il ‘collettore sud’ e ‘Fondo verde’. Nel 2017 tutto era pronto per il ‘collettore sud’ ma non è partita la realizzazione per via di un ricorso, mentre per ‘fondo verde’ è tutto fermo al 2014”.

Stamane una Seat Ibiza bianca è stata estratta da un sottopassaggio ancora allagato di via della Regione siciliana: era vuota. Il ritrovamento della vettura da parte dei vigili del fuoco ha fatto per alcuni attimi temere il peggio. Poi è stato tirato un sospiro di sollievo quando si è accertato che all’interno non c’era nessuno. I pompieri hanno recuperato il libretto del proprietario, sono in corso accertamenti. Probabilmente si tratta di uno di coloro che sono riusciti a mettersi in salvo a nuoto. “Con l’ecoscandaglio non siamo riusciti ad individuare altri mezzi – fanno sapere i vigili del fuoco -. Aspettiamo di drenare completamente la strada per riuscire ad attraversare dall’altra parte”.
Secondo la Protezione civile non ci sarebbero corpi nel sottopasso di via Leonardo da Vinci. Le macchine, riferisce il capo della Protezione civile regionale Salvo Cocina, sono state tutte rimosse tranne una. Un’ispezione esterna avrebbe però escluso la presenza di cadaveri a bordo. “I vigili del fuoco – dice Cocina che ha partecipato a una riunione in prefettura per il coordinamento dei soccorsi – hanno compiuto un grande lavoro per il ripristino della normalità. C’è ancora, nel punto più basso, meno di un metro d’acqua. Il tratto è stato accuratamente ispezionato e non ci sono tracce di persone o di cadaveri che eventualmente galleggerebbero. I lavori proseguono ma siamo ottimisti sull’assenza di vittime”.

In totale sono stati oltre 300 gli interventi dei pompieri, molti dei quali ancora in corso, con lo sgombero di diverse abitazioni. Evacuate diverse palazzine a rischio di crollo tra via Marabitti e via Spedalieri. In alcuni edifici sono presenti delle crepe vistose all’esterno e i residenti non sono riusciti a chiudere le porte d’ingresso. Squadre dei vigili del fuoco in azione anche nella zona di Baida dove un torrente di acqua e fango ha trascinato diverse vetture per centinaia di metri.
La procura di Palermo sta valutando l’apertura di una indagine per accertare eventuali responsabilità nell’assenza di misure necessarie a prevenire e fronteggiare l’emergenza meteo.

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