“Abbiamo lavorato ventre a terra cercando di fronteggiare le tantissime emergenze”

Catania. Dopo tre mesi torna a riunirsi il consiglio comunale. Pogliese: "Orgoglioso del successo della raccolta fondi"

Dopo tre mesi, il consiglio comunale presieduto da Giuseppe Castiglione, è tornato a riunirsi a Palazzo degli elefanti dopo che i locali consiliari erano stati attrezzati coi dispositivi di protezione del contagio e opportunamente sanificati, per garantire la necessaria sicurezza agli amministratori e al pubblico.
In apertura dei lavori consiliari il sindaco Salvo Pogliese ha tenuto un lungo intervento sulle attività amministrative che si sono svolte a Catania durante il periodo della prima fase dell’emergenza riferendo i dati aggiornati, comunicati dall’Asp per la città di Catania, dove sono registrati complessivamente 40 morti per il Covid-19; 263 persone certificate come positive al contagio dei quali 208 guariti, dei quali 5 ancora ricoverati e 9 dimessi dal reparto di ricovero.
Il primo cittadino ha ricordato il rapporto di leale collaborazione con il governo Conte tenuto assieme ai sindaci delle altre città metropolitane italiane, evidenziando che “è necessario almeno raddoppiare lo stanziamento per i Comuni portandolo a sei miliardi di euro invece dei tre attualmente previsti, del tutto insufficienti, ma anche l’importanza di tenere conto dei comuni in dissesto come Catania”.
“In un contesto drammatico – ha detto il sindaco Pogliese – abbiamo operato ventre a terra cercando di fronteggiare le tantissime emergenze economico e sociali, associate a quelle sanitarie. E per questo ringrazio ogni componente istituzionale, con cui abbiamo agito in stretta sinergia per attenuare i drammi che nella città si andavano consumando. In questo contesto gran parte del consiglio comunale agito in piena collaborazione con l’Amministrazione”.

“Abbiamo rispettato – ha aggiunto il primo cittadino – le misure nazionali e regionali mettendo in campo ogni risorsa, a cominciare dalla polizia municipale che ogni giorno è scesa in campo con 23 pattuglie insieme alle forze dell’ordine per fare controlli a tappeto con migliaia di cittadini controllati”.
Il sindaco ha ricordato con orgoglio l’iniziativa del successo della raccolta benefica “Catania aiuta Catania” che ha fruttato la cifra straordinaria di quasi 400 mila euro, con una compartecipazione in donazioni di oltre 1.600 cittadini, associazioni e imprese: “Questi fondi – ha detto il sindaco – sono serviti a distribuire 4 mila pacchi spesa e a integrare le risorse regionali consegnando il buono spesa ad altre 710 famiglie, oltre le quasi settemila a cui abbiamo distribuito i buoni con un sistema virtuoso di rilascio di autentiche app digitali e consegne a domicilio tramite i volontari e la protezione civile comunale”.
Pogliese ha anche rimarcato gli interventi di sospensione dei tributi nonostante il dissesto; la ripartenza dei mercati storici e rionali con nuova organizzazione; la riapertura dei musei con un nuovo piano di gestione pubblico-privato; il sostegno ai locali aperti al pubblico con la sospensione della Cosap e la semplificazione delle procedure per avere il rilascio dei dehors con una semplice autocertificazione e l’allargamento dell’area storico ambientale e dunque la possibilità di montare strutture esterne in tutta la città, per sostenere i pubblici esercizi in difficoltà.
Nel corso del suo intervento Salvo Pogliese, infine, ha auspicato il contributo propositivo di ogni forza politica per fare fronte alla prossima nuova fase di uscita dall’emergenza ribadendo la ferma intenzione di creare una task force per il lavoro e l’occupazione che rimane il più grande dramma della città.
In questo senso, in apertura dei numerosi interventi dei consiglieri che hanno segnato il dibattito, l’esponente consiliare Enzo Bianco, nella sua qualità di presidente del consiglio nazionale dell’Anci ha annunciato di avere avuto rassicurazioni dal ministro dell’interno Adriana Lamorgese, di una revisione della normativa per i Comuni in dissesto e in pre dissesto per sostenere i Comuni in particolare difficoltà finanziaria come Catania.

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