“Riammissioni, non ripescaggi”

Ghirelli precisa: "Per il futuro criterio che lascia fuori banditi e favorisce virtuosi. Impossibile trovare soluzione unitaria, interessi sono diversi"

ROMA – “Se uno mi chiedesse quando si potrà rigiocare, risponderei ieri…”. Lo ha detto il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, in merito al campionato di Serie C, interrotto a causa dell’emergenza sanitaria legata alla pandemia di Covid-19.
“E’ stata una scelta chiarissima, non discutibile: la salute al primo posto, quindi il calcio che amiamo viene in second’ordine – ha detto Ghirelli a ‘Csiamo sul web!’, sul sito Internet di Raisport – Se il campionato non finisce, sarà impossibile trovare una soluzione unitaria e che accontenti tutti, perché gli interessi sono diversi. O si gioca in sicurezza oppure non è possibile tornare in campo”.
In vista dell’immediato futuro, precisa Ghirelli, “il ripescaggio non è la prima scelta bensì la riammissione, che lascia fuori i banditi e favorisce i virtuosi”.
Il presidente della Lega Pro, poi, punta diritto al mese di settembre: “Per quel mese avremo il tempo di riorganizzarci, il virus avrà perso in virulenza e ci saranno nuovi farmaci e solidità delle analisi che ci consentiranno di affrontare meglio il problema”.
“Io avevo detto di spostare l’anno solare del campionato, così da venire incontro anche alla Nazionale in vista dei Mondiali del 2022. Perdiamo questa presupponenza europea, tutti nel mondo fanno l’anno solare: su questo argomento, però, sono rimasto solo”.

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