Meno passeggio, più acquisti mirati

di Eva Spampinato. Riaprono i centri commerciali, tra nuove regole e inviti alla prudenza. VIDEO 

CATANIA –  Le immagini della ressa ai negozi di mobili e arredamento per la casa dei grandi centri commerciali di Catania, riaperti dal 18 maggio, hanno fatto scatenare le polemiche in rete tra accuse agli imprudenti della fase due e dure critiche a chi si è affollato, anzi, assembrato, davanti alle porte degli store.
Ma per fortuna, in questi primi giorni di ritorno alla simil normalità (fatta di nuove regole e norme da rispettare), non tutti i centri commerciali sono stati presi d’assalto. Anzi. Facendo un giro all’interno di uno dei parchi più frequentati della provincia di Catania, uno degli elementi di novità che emerge dalle interviste è che è cambiato il modo di fare shopping. Meno passeggio e più acquisto mirato.
“Noi siamo rimasti aperti anche durante il lockdown – spiega Gaetano Folisi, responsabile del punto vendita di una grande catena di elettronica di consumo – e abbiamo lentamente assistito al cambiamento di approccio al centro commerciale da parte del cliente. Se prima veniva, chiedeva informazioni, passeggiava e non comprava. Durante la quarantena ha cambiato il suo approccio all’acquisto e anche ora che stiamo lentamente tornando alla normalità, il cliente viene e acquista, senza indugiare troppo nelle passeggiate”.

“È molto piacevole rivedere la gente in giro – commenta una donna in dolce attesa con i guanti di plastica e le buste dello shopping in mano – sto comprando un po’ di cose che mi servono per il parto. Tornare al centro commerciale non mi spaventa affatto, lo trovo un posto sicuro”.
Tante le nuove regole da rispettare. Tra mascherina obbligatoria, termoscanner all’ingresso e nuovi percorsi . “Abbiamo riempito il centro di camminamenti e segnaletica orizzontale e verticale per indicare i percorsi di entrata e uscita – spiega Milena Calì, responsabile del centro commerciale Le Zagare -. All’ingresso di ogni negozio è indicato il numero massimo di persone che possono entrare contemporaneamente e noi siamo forniti di un conta persone che ci indica quando il centro commerciale è pieno. In quel caso siamo pronti a bloccare gli ingressi”.
Intanto nei negozi si cambiano le vetrine, si rinfresca la merce in esposizione, si fanno pulizie e si prende confidenza con mascherine, guanti e visiere. Guardando le commesse mettere da parte coniglietti e oggettistica pasquale (rimasta invenduta perché i negozi di tutta Italia hanno chiuso da un momento all’altro, senza alcun preavviso), i ricordi della quarantena riaffiorano e la spensieratezza della camminata lascia spazio alla riflessione. Prudenza. Non è ancora finita.

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