Lega Pro: play off o no?

Accordo tra i club su richiesta stop del campionato e promozione di Monza, Vicenza e Reggina, manca intesa su come assegnare quarto posto per la B. Ok blocco delle retrocessioni

I club di Lega Pro hanno raggiunto l’accordo per chiedere al consiglio della Figc lo stop definitivo alla stagione di Serie C 2019/20. A pronunciarsi in via definitiva dovrà essere il consiglio federale.
L’assemblea ha inoltre concordato che ad usufruire della promozione diretta al prossimo campionato di Serie B dovranno essere Monza, Vicenza e Reggina, le prime dei gironi, mentre per la quarta promozione è il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli a lasciare aperte tutte le possibilità.
“Dal voto – spiega – emerge la chiara voglia di privilegiare il merito sportivo (in questo caso andrebbe in B il Carpi, che ha la miglior media punti/partite giocate n.d.r.) , in molti vorrebbero disputare un play off. E’ d’obbligo una riflessione”. Stabilito anche blocco retrocessioni e ripescaggi dalla Serie D.
La Lega Pro ha stimato che il costo medio a club per la sola ripresa degli allenamenti sarebbe pari ad un range che varia da un minimo di 98 mila ad un massimo di 146 mila euro. Si tratta di una stima elaborata in ottemperanza al protocollo sanitario per la ripresa degli allenamenti stilato dalla commissione medico-scientifica federale della Figc.
Il costo per la ripresa degli allenamenti rappresenta dal 3 al 5% del totale costi del sistema serie C, un’incidenza significativa se si considera che non sono inclusi ulteriori costi di ripresa delle partite e gestioni di eventuali casi positivi al Covid-19.
“Oggi abbiamo compiuto e scritto – spiega Ghirelli – una bellissima pagina di Lega Pro. Malgrado il Paese sia nel pieno della sofferenza e nonostante le difficoltà che ogni club sta vivendo, ci siamo confrontati con grande responsabilità, mettendoci in ascolto e dimostrando rispetto per l’altro. Le proposte riflettono pienamente la specificità della Serie C, con il suo impianto sociale unico e originale, e la sua coerenza con le scelte fatte quel 21 febbraio, quando le partite furono interrotte, nel rispetto di quanti stavano soffrendo sotto i colpi del virus”.
“Soffro per il mio Paese – ha aggiunto il presidente della Lega Pro – mi dà dolore vedere ancora tanta sofferenza a causa di questo maledetto virus. Dopo questa giornata sono sollevato e sono felice che si sia fatta sintesi tra i legittimi punti di vista e le ragioni di tutti. La Lega Pro è formata da 60 realtà molto diverse tra loro, che oggi hanno dimostrato di avere un orizzonte comune e di essere mosse tutte da una autentica passione. Un sentimento profondo non solo per lo sport ma anche e soprattutto per quello che lo sport, e in particolare il calcio, può fare per il nostro territorio. La Federazione sta svolgendo un ottimo lavoro, e qualsiasi decisione prenderà, il senso di responsabilità e il rispetto per l’altro, soprattutto per le diversità, ci devono guidare”.

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