“Dal 18 maggio differenze tra regioni”

L'annuncio del ministro Boccia. Verso riapertura per restauro e nautica

Non solo i negozi di biciclette. Potrebbe arrivare nei prossimi giorni un decreto ministeriale Mise-Mef che consente la riapertura anche per l’intero settore del restauro (non solo legato alle opere d’arte) e delle nautica, al momento non compresi nella lista degli Ateco che potranno riprendere le attività con la Fase 2 che scatterà a partire dal 4 maggio.
Intanto il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia intervenendo a “Mezz’ora in più” di Lucia Annunziata su Rai 3 ha annunciato che “dopo il 18 o nella settimana successiva ci saranno differenze territoriali, ogni regione potrà fare alcune cose in funzione della sicurezza che ha costruito. Gli strumenti per mettere in evidenza differenze territoriali li abbiamo”, e queste sono motivate dal fatto che “ci sono ancora condizioni di sofferenza che sono sotto gli occhi di tutti”.
“Almeno dieci volte in videoconferenze politiche – ha detto Boccia – ho chiesto se c’erano emergenze nelle Rsa perché saremmo intervenuti, alcuni non hanno nemmeno risposto, poi sono esplosi focolai nelle Rsa. Questo non possiamo consentirlo. Ecco perché siamo molto rigorosi su bar e ristoranti. Che cosa succederebbe in un piccolo centro urbano calabrese nel caso in cui scoppiasse un focolaio in un ristorante o in un bar? Non mi potrei perdonare un solo focolaio di un solo bar in Calabria come in qualsiasi altra parte d’Italia”.
“Questa settimana avremo tutti i dati della ‘nuova normalità’, dobbiamo fare un patto tutti insieme perché quando riapriremo lo faremo in sicurezza. La presidente Santelli ha deciso di non aspettare queste linee guide, spero possa cambiare idea, soprattutto per la sicurezza dei calabresi”, ha ancora aggiunto Boccia.
“Poi quando apriremo alle differenze territoriali i presidenti si assumeranno le responsabilità come, devo dire, sanno fare molto bene”, ha indicato, segnalando di aver proprio stamani, con il ministro Bonafede, “salutato i primi volontari a Rebibbia da dove andranno nelle carceri di tutto il Lazio. Questi e si sommano agli altri 900 che andranno in prossime ore in tute le carceri italiane”.

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