L’acqua delle fognature per scoprire la diffusione del coronavirus

Il metodo è in grado di evidenziarne la presenza in tempo reale in città o addirittura quartieri

ROMA – Analizzando l’acqua delle fognature è possibile scoprire in tempo reale la diffusione del coronavirus in modo semplice ed economico sia su scala globale, sia locale, ad esempio nelle città o addirittura nei diversi quartieri di un singolo centro urbano.
Chiamato “epidemiologia dei sistemi fognari”, il metodo, secondo quanto spiegato sulla rivista Science of the Total Environment, è in grado di scoprire la presenza del virus (attraverso il rilevamento di tracce del genoma virale nell’acqua di scarico) anche se in un certo territorio è infettato solo un individuo su 114.
Idealmente, spiega l’autore del lavoro Rolf Halden della Arizona State University, se l’acqua del servizio di fognatura in esamine si mantiene molto fredda, l’analisi potrebbe individuare la presenza del virus anche se nella zona servita da quella fognatura ci fosse solo un individuo contagiato ogni 2 milioni di abitanti.
Con questa metodologia, non è possibile identificare i singoli casi di infezione, ma si può capire a che livelli un certo luogo (una città o un quartiere) è interessato dall’epidemia. Con un dato di questo tipo, spiega Halden, puoi dirigere lo screening diagnostico con i tamponi in modo mirato e preferenziale nelle zone più contagiate.
Si potrebbero analizzare 2 miliardi di individui contemporaneamente, precisa Halden, studiando l’acqua delle fognature. “Per far ripartire l’economia devi monitorare e controllare il virus in ogni paese nel suo insieme – conclude – e farlo rapidamente e in modo low cost. Il nostro approccio può permettere questo livello di monitoraggio”.

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