Coronavirus, in Sicilia ricoveri in calo. Asp Catania avvia i controlli nelle Rsa

Bilancio di 10 malati in più, in aumento le guarigioni. Salgono a 35 i contagiati nella clinica Villa Eleonora di Palermo: Procura apre un fascicolo, stop all'attività. Positivi altri 4 operatori dell'Oasi di Troina. Al Cannizzaro 97enne asintomatica col femore rotto. Italia: diminuiscono pazienti in terapia intensiva

 

 

Ancora numeri contenuti di contagi da coronavirus in Sicilia. Secondo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola aggiornato alle ore 17 di oggi (mercoledì 15 aprile), così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale, dall’inizio dei controlli i tamponi effettuati sono stati 39.867 (+1.990 rispetto a ieri).
Di questi sono risultati positivi 2.535 (+34), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 2.081 persone (+10), 273 sono guarite (+18) e 181 decedute (+6).
Degli attuali 2.081 positivi, 590 pazienti (-15) sono ricoverati – di cui 49 in terapia intensiva (-4) – mentre 1.491 (+25) sono in isolamento domiciliare.
Questa la divisione degli attuali positivi nelle varie province: Agrigento, 128 (0 ricoverati, 2 guariti e 1 deceduto); Caltanissetta, 116 (17, 11, 10); Catania, 595 (124, 65, 65); Enna, 294 (176, 24, 22); Messina, 366 (132, 46, 37); #Palermo, 325 (71, 44, 24); Ragusa, 59 (6, 4, 5); Siracusa, 86 (56, 60, 12); Trapani, 112 (8, 17, 5).

ITALIA: MENO RICOVERI IN TERAPIA INTENSIVA. Sono complessivamente 105.418 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento di 1.127 rispetto a ieri, quando l’aumento era stato di 675. Calano ancora i ricoveri in terapia intensiva: 3.079 i pazienti nei reparti, 107 in meno rispetto a ieri. Di questi, 1.074 sono in Lombardia, 48 in meno rispetto a ieri.
Dei 105.418 malati complessivi, 27.643 sono ricoverati con sintomi, 368 in meno rispetto a ieri, e 74.696 sono quelli in isolamento domiciliare. Le vittime da coronavirus sono 21.645 con un aumento rispetto di 578 unità (ieri +602). I guariti sono 38.092 (962 più di ieri, l’aumento dei guariti nel giorno precedente era stato di 1.695). Il numero dei contagiati totali in Italia – compresi morti e guariti – è di 165.155, con un incremento rispetto a ieri di 2.667.
89ENNE MORTA MESSINA. Il coordinamento per l’emergenza coronavirus nell’area metropolitana di Messina informa che presso il Policlinico G. Martino di Messina, dove si trovava ricoverata, è deceduta una donna di 89 anni, Dall’inizio dell’emergenza sono pertanto 37 in totale i decessi di persone affette da coronavirus in città e provincia.
AL CANNIZZARO 97ENNE POSITIVA ASINTOMATICA COL FEMORE FRATTURATO. Era già nota come persona positiva al Covid-19, e pertanto in quanto tale è stata trattata e sarà operata, la 97enne entrata la sera di Pasqua al Pronto Soccorso del Cannizzaro di Catania con frattura di femore. In ospedale è stata sottoposta a due tamponi, dopo il primo effettuato dall’Asp.
La signora, infatti, era stata trasportata dal 118 a seguito del trauma ma gli operatori erano stati informati verbalmente che alcuni giorni prima era risultata positiva al tampone per la ricerca del nuovo coronavirus eseguito a domicilio: l’anziana, completamente asintomatica al Covid-19, era stata screenata in quanto familiare di altri soggetti positivi, alcuni ricoverati in diversa struttura ospedaliera.
Secondo procedura, al pronto soccorso è stata quindi sottoposta a esami strumentali eseguiti dai sanitari in assetto anti-Covid e, poiché del primo tampone né la paziente né i familiari avevano prodotto documentazione, anche a un secondo tampone rino-faringeo processato nel laboratorio aziendale. Nonostante questo test abbia dato esito negativo, alla luce degli episodi verificatisi in tutta Italia, la sera di giorno 13 è stata ricoverata nella stanza di isolamento del reparto di Ortopedia, dove, prima di procedere nella preparazione dell’intervento chirurgico, è stata sottoposta a un terzo tampone: a quest’ultimo, ieri sera, risultato positivo.
Si è pertanto organizzato il trasferimento con barella di biocontenimento nel reparto di Malattie Infettive, dove la paziente continua a essere seguita dagli specialisti ortopedici al fine di valutare le condizioni di eleggibilità all’intervento chirurgico con percorso protetto per Covid-19.
Nonostante la donna non sia entrata in contatto con altri pazienti e nonostante il personale che l’ha gestita fosse dotato di dispositivi di protezione individuale, la direzione sanitaria ha attivato le previste procedure di sorveglianza su pazienti e operatori e di sanificazione degli ambienti.
CLINICA PALERMO: 35 POSITIVI, APERTO FASCICOLO. Salgono a 35 i positivi al coronavirus nella clinica Villa Maria Eleonora a Palermo tra medici, infermieri e pazienti. Il dato è stato diffuso dall’azienda sanitaria provinciale. Ieri sera due infermieri e un operatore socio assistenziale che lavorano nella clinica Villa Maria Eleonora sono stati trasferiti in isolamento nell’albergo San Paolo Palace di Palermo. Sono tutti e tre positivi.
Qualcuno è risultato positivo al secondo tampone. E’ il caso di una delle infermiere rimaste 72 ore di fila in clinica quanto è scoppiato il focolaio. Ieri dopo l’esito del tampone ha dovuto lasciare la casa dove abita con il marito e due figli piccoli e trasferirsi nell’albergo Covid. Anche un medico rimasto dentro la struttura per 72 ore di fila è positivo al Covid.
Intanto, la Procura di Palermo ha aperto un fascicolo di atti relativi sulla vicenda della clinica Villa Maria Eleonora. Si tratta di accertamenti finalizzati a capire se ci siano estremi di reato. Allo stato non è stata ipotizzata una accusa. Titolare del fascicolo è il procuratore aggiunto Ennio Petrigni. Al vaglio dei pm c’è la relazione dei carabinieri del Nas. Scopo degli accertamenti è verificare se siano stati osservati i protocolli di sicurezza disposti per evitare la diffusione del contagio.
E alla luce dei contagi domani la struttura sarà chiusa, come rende noto Rosario Lo Piccolo, coordinatore provinciale della Sanità privata della Cisl Fp Palermo Trapani, che il 10 aprile aveva scritto una lettera diffida ai vertici della clinica, sollecitando azioni immediate a tutela dei pazienti e del personale e rimarcando come “alla fine di questo momento ognuno si assumerà le responsabilità di questa gestione”.
OASI TROINA: CONTAGIATI ALTRI 4 OPERATORI. Crescono i casi di contagio all’Oasi Maria Santissima di Troina (Enna). Altri 4 operatori della struttura sono risultati positivi al Covid 19. Sono, dunque 102 i pazienti positivi al contagio, 64 gli operatori e 5 le persone morte.
Intanto, dopo i 140 tamponi effettuati nei giorni scorsi ai familiari dei cittadini positivi al virus e a buona parte di quelli rientrati a Troina a marzo, molti dei quali dalle “zone rosse” del Nord Italia, procedono le indagini con il tampone nelle tre case di riposo e al convento dei Cappuccini che ospitano in tutto 200 anziani.
Già effettuati gli esami nelle residenze “Santa Rita” e “San Silvestro”, mentre in questi giorni si dovrebbe proseguire con “Villa Rossella” e la casa d’accoglienza dei Padri Cappuccini. Le residenze che ospitano anziani hanno chiuso con l’esterno prima del decreto Conte e, almeno finora, non si sono registrati casi.
ASP CATANIA, VIA CONTROLLI NELLE RSA. L’Asp di Catania ha avviato l’attività di verifica e controllo nelle strutture socio-assistenziali del territorio per prevenire e contenere il delinearsi di possibili criticità legate all’emergenza Covid-19. La prima ispezione è stata eseguita nella Rsa di Ramacca e dal sopralluogo è stato accertato il rispetto di tutte le norme per la prevenzione e il contenimento dei contagi, secondo le disposizioni dei governi nazionale e regionale.
Nella struttura, ‘blindata’ nei contatti con l’esterno, non si è registrato alcun contagio. I dieci attuali ospiti sono in buono stato di salute e il personale è dotato degli idonei dispositivi di protezione individuale. La Rsa di Ramacca, attivata nel 2011, è una struttura pubblica. Ha 20 posti letto per pazienti che, dopo un ricovero ospedaliero per una patologia acuta hanno bisogno di prestazioni sanitarie e di recupero riabilitativo.
Nell’agosto del 2019 dopo ampi interventi che hanno consentito di migliorarne standard assistenziali e comfort alberghieri è stata restituita al servizio per la comunità. Il servizio si integra in maniera funzionale all’interno della rete di servizi assistenziali presenti sul territorio per garantire la continuità dei percorsi di cura. Nello stesso edificio sono, peraltro, ospitati la Guardia medica, il Pte e il Ppi.

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