Altro no: Speziale resta in carcere

L'avvocato ci prova con la motivazione del Covid, il giudice nega i domiciliari

CATANIA – Resta in carcere Antonino Speziale, il 30enne condannato a sei anni di reclusione per l’omicidio preterintenzionale dell’ispettore capo della polizia Filippo Raciti, morto il 2 febbraio del 2007 per le ferite riportate negli scontri con ultras etnei durante il derby Catania-Palermo. Lo ha deciso il magistrato di sorveglianza di Caltanissetta che ha rigettato la richiesta di arresti domiciliari avanzata dal suo legale, l’avvocato Giuseppe Lipera anche per l’emergenza Covid-19.
Secondo il giudice Speziale “continua a non trovarsi in grave pregiudizio dal trovarsi detenuto; nessun caso di coronavirus risulta a oggi registrato nella casa circondariale di Caltanissetta” in cui è recluso. Il ‘fine pena’ per Speziale, condannato ad altri sei mesi di detenzione per avere assistito a un allenamento del Catania mentre era sottoposto a Daspo, è previsto per aprile 2021.

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