Coronavirus: in Sicilia 799 positivi. “Stimiamo tra 4.500 e 7.000 contagi”

A Villafrati i casi aumentano ancora

Risale il dato delle ultime 24 ore: +118. Ancora morti nell'Isola: due anziane a Messina e Piazza Armerina, un medico di Riesi. In Italia scende ancora il numero dei malati giornalieri, continua a salire invece quello nel Comune del Palermitano dichiarato zona rossa come Agira e Salemi

Diventano 799 gli attuali positivi al Covid-19 in Sicilia. L’aumento rispetto a ieri è di 118 unità, un dato peggiore se rapportato a quello del giorno precedente (+85).

Secondo il quadro riepilogativo della situazione nell’Isola, aggiornato alle ore 12 di oggi (martedì 24 marzo) così come comunicato dalla Regione Siciliana all’Unità di crisi nazionale, dall’inizio dei controlli i tamponi validati dai laboratori regionali di riferimento sono 7.170. Di questi sono risultati positivi 846 (125 più di ieri), mentre, attualmente, sono ancora contagiate 799 persone (+118 rispetto a ieri), perché 27 sono guariti e 20 deceduti.
Questa la divisione nelle varie province: Agrigento 43; Caltanissetta 39; Catania 272; Enna 55; Messina 133; Palermo 158; Ragusa 8; Siracusa 48; Trapani 43.

Sono ricoverati 337 pazienti (45 a Palermo, 123 a Catania, 70 a Messina, 1 ad Agrigento, 18 a Caltanissetta, 29 a Enna, 11 a Ragusa, 24 a Siracusa e 16 a Trapani) di cui 67 in terapia intensiva, mentre 462 sono in isolamento domiciliare, 27 guariti (11 a Palermo, 6 a Catania, 5 a Messina, 2 ad Agrigento ed Enna, 1 a Ragusa) e 20 deceduti (1 a Caltanissetta, Messina, Palermo e Siracusa, 2 ad Agrigento, 6 a Enna e 8 Catania).
RAZZA: “STIMIAMO TRA 4.500 E 7.000 CONTAGI”. In Sicilia la previsione di contaminazioni da Covid-19 si attesta su una forbice tra 4.500 e 7.000 contagi. La stima è stata fornita dall’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, intervenuto a ‘Storie italiane’ su RaiUno. “Noi per prudenza ci stiamo attestando sul dato massimo – ha aggiunto – quindi stiamo lavorando a ulteriori 500 posti di terapia intensiva”.
Razza ha annunciato che proprio stamani la Protezione civile ha consegnato altri 13 ventilatori. “Sono quasi 40 mila le persone rientrate in Sicilia, che si sono registrate nella piattaforma della Regione. Purtroppo – aggiunge – non tutti si sono auto-segnalati. E mi fa rabbia, perché molti contagi che stiamo registrando ora sono causati da chi rientra”.
MESSINA: MORTA ANZIANA, ERA IN CASA DI RIPOSO. Una donna di 97 anni è deceduta la notte scorsa nel Policlinico G. Martino di Messina per insufficienza cardiorespiratoria. La paziente, affetta da altre patologie, era risultata positiva al Covid-19. La donna era una delle persone ricoverate nella casa di riposo Come d’incanto.
ENNA: DECEDUTA ULTRANOVANTENNE, PROCURA APRE INCHIESTA. Alcuni pazienti trasferiti dal reparto di medicina dell’Umberto I di Enna all’ospedale Chiello di Piazza Armerina, per fare spazio al padiglione destinato al Covid 19, erano positivi al coronavirus. Una di queste, ultranovantenne, è morta, mentre il familiare di un altro positivo, a suo volta risultato positivo, è ricoverato all’Umberto I. Ad annunciarlo è stato il consigliere comunale della città dei Mosaici, Concetto Arancio.
La procura di Enna, secondo quanto confermato dal procuratore Massimo Palmeri, ha aperto un fascicolo per epidemia colposa legata alla negligenza dei medici sulla morte dell’anziana paziente. Secondo l’accusa, la donna sarebbe stata trasferita a Piazza Armerina senza che i medici avessero effettuato alcun tampone e nonostante presentasse i sintomi di infezione da Covid 19.
“Alla luce dell’anamnesi, è assurdo – ha spiegato Arancio – che il personale medico dell’Umberto I non abbia reputato fondamentale, prima ancora di provvedere al trasferimento, effettuare il tampone di controllo”. Il consigliere chiede che sia requisito un albergo per mettere in quarantena le persone necessarie. “Procederò a diffidare l’azienda sanitaria di Enna inviando gli atti alla Prefettura e alla Procura – scrive in una nota l’avvocato Francesco Alberghina che assiste alcuni operatori sanitari – Si profila certamente un reato di diffusione colposa dell’epidemia qualora qualche mio assistito dovesse contrarre il virus”.
IL MEDICO DI RIESI NON CE L’HA FATTA. E’ morto oggi pomeriggio all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta il medico di Riesi, Calogero Giambarresi, di 69 anni, ricoverato sabato scorso dopo essere risultato positivo al coronavirus. Il professionista dopo un primo giorno trascorso in Malattie Infettive si era aggravato improvvisamente ed era stato intubato e trasferito al reparto di Rianimazione nella sala dedicata alla cura del Covid-19. Troppo grave la polmonite causata dal virus.
ANCORA 743 MORTI IN ITALIA. Per il terzo giorno consecutivo cala il numero di nuovi positivi al coronavirus in Italia: oggi sono 3.612 mentre ieri erano 3.780 e domenica 3.957. Torna invece a salire il numero delle vittime in un solo giorno: oggi sono 743, mentre ieri erano 601 e domenica 651.
Sono complessivamente 6.820 le vittime e 54.030 i malati; 8.326 le persone guarite, 894 in più di ieri. Ieri l’aumento dei guariti era stato di 408.
VILLAFRATI: CONTAGIATI AUMENTANO ANCORA. Sale a 72 il numero delle persone trovate positive al Coronavirus nella casa di riposo Villa delle Palme a Villafrati, il comune palermitano dichiarato zona rossa con un’ordinanza del presidente della Regione Musumeci. Il numero complessivo dei contagiati comprende 50 anziani, uno dei quali è deceduto ieri nel Covid Hospital di Partinico, e 22 dipendenti della Rsa.
“I dipendenti sono stati informati – spiega il sindaco Francesco Agnello – E sono in quarantena insieme alle famiglie. Invito tutti quelli che hanno avuto contatti con loro a informarci in modo da avviare un monitoraggio. Dalla zona rossa non si può entrare né uscire, i varchi sono presidiati dai carabinieri”.
Nella giornata di oggi si sono svolte diverse riunioni alle quali hanno preso parte il prefetto di Palermo Antonella De Miro, il questore Renato Cortese, il comandante provinciale dei carabinieri Arturo Guarino e i vertici della Regione. “Tutto per coordinare gli interventi e garantire il sostegno alla nostra comunità in questo momento difficile – aggiunge il sindaco – Dobbiamo stare uniti. Le istituzioni sono accanto a noi. La nostra vita in questi giorni cambierà, ma se rispettiamo le direttive eviteremo che il virus si propaghi”.
ANCHE AGIRA E SALEMI ZONE ROSSE. Altri due comuni siciliani, Agira nell’Ennese e Salemi, in provincia di Trapani, sono stati indicati ieri per diventare da oggi “zona rossa”. Il provvedimento si è reso necessario dopo che gli uffici delle Asp hanno segnalato ad Agira il contagio di 9 cittadini, di cui 3 deceduti e ulteriori 6 a cui è stato effettuato il tampone e in attesa di risultato.
A Salemi la positività di 15 persone e ulteriori 21 in attesa dell’esito del test, oltre a un anziano già deceduto. Fino al 15 aprile ci sarà il divieto di accesso e di allontanamento dal territorio comunale e la sospensione di ogni attività degli uffici pubblici, a eccezione dei servizi essenziali e di pubblica utilità.
NOMINATO COMMISSARIO ALL’OASI DI TROINA. Un commissario all’Ircss Oasi Maria Santissima di Troina per contrastare l’eventuale dilagare del coronavirus. Con un proprio decreto, l’assessore Razza, su input del presidente della Regione, Nello Musumeci, ha nominato Giuseppe Murolo quale commissario per l’emergenza sanitaria nella struttura dell’Ennese che ospita persone con fragilità e nella quale si sono verificati alcuni casi di contagio.
Murolo, responsabile del servizio di “Qualità, governo clinico e Centro regionale per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente”, che fa capo al dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato alla Salute, opererà in affiancamento alla direzione sanitaria dell’Oasi per rafforzarla sotto il profilo organizzativo in un momento particolarmente delicato per l’intera comunità troinese. Il neo-commissario ha già incontrato i vertici della struttura per definire un piano straordinario di prevenzione e contenimento del contagio.
 

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