“Scusi, lei spaccia?”

A Bologna Salvini citofona a una famiglia di tunisini. E' polemica

BOLOGNA – Nuova polemica per il leader della Lega Matteo Salvini alla vigilia delle elezioni regionali in Emilia Romagna. Durante il suo tour elettorale a Bologna ha fatto visita al quartiere popolare Pilastro, nell’area di via Deledda a caccia di spacciatori.
Su segnalazione di alcuni abitanti, Salvini ha citofonato a una famiglia tunisina chiedendo a chi rispondeva: “Scusi, volevo entrare in casa sua perché ci dicono che lei spaccia”.
Un atteggiamento che non è andato giù al sindaco di Bologna, Virginio Merola, che su Facebook attacca: “Io credo che si debba vergognare, caro Salvini. Lei non è un cittadino qualunque. Ha fatto il ministro dell’interno, come mai in quel caso non ha avuto lo stesso interesse? Forse perché adesso è solo propaganda e si comporta da irresponsabile per qualche voto in più”.
“Abbiamo segnalato a chi di dovere che là c’è chi spaccia droga. C’è una normativa tollerante con gli spacciatori, per questo la Lega ha presentato una proposta di Droga zero, perchè droga è morte” ha precisato stamani Matteo Salvini in collegamento con Mattino 5. “Gli spacciatori devono stare in galera, non a casa. Quando una mamma mi chiede aiuto, una mamma che ha perso un figlio per droga, faccio il possibile mettendomi in prima linea, anche se qualche benpensante – conclude – protesta”.

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