“Catania? Stanco di certe voci”

Leonardi, presidente della Leonzio: "Non so più come dire che non sto trattando il club etneo. Incazzato per rendimento della squadra, abbiamo sbagliato le scelte"

Giuseppe Leonardi passa al contrattacco. Il presidente della Sicula Leonzio ha tenuto stamane a Lentini una conferenza stampa aperta anche ai tifosi per analizzare il momento difficile dei bianconeri, al momento penultimi in Serie C.
“Quello che è stato fatto qui in sette anni – sottolinea Leonardi – è irripetibile. Spiegatemi come si fa a criticare una proprietà che ha vinto ogni anno. Ho sostenuto spese importanti per allestire un impianto a norma, questa società costa settemila euro al giorno e cosa mi ritrovo? Critiche e uno stadio vuoto. Per la partita con la Reggina capolista abbiamo venduto 72 biglietti. Domenica saremo in trasferta, non mi vergogno a dirlo”.
“C’è chi dice che io voglia far fallire il club. Il nostro monte ingaggi lordo – continua il numero uno del club bianconero – è di un milione e 530 mila euro, questo club costa 2,1 milioni ogni anno: chi vuole smobilitare non sostiene certe spese”.
Sulle voci che lo accostano al Catania, il presidente dei lentinesi è categorico: “Non sto trattando il Catania non so più come dirlo, sono stanco di certe voci. Qui non si smantella niente. Sono incazzato per rendimento stagionale, volevo una squadra da battaglia, ma abbiamo sbagliato a scegliere gli uomini. Il nostro mercato di gennaio includerà anche delle uscite, non ho un Pos illimitato”.

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