Siracusa, book therapy in ospedale

di Nuccio Sciacca - Iniziativa all’Umberto I nei reparti di Chirurgia vascolare, Medicina e Ortopedia

La biblioterapia o book therapy è una pratica che si sta diffondendo per combattere la depressione lieve, l’ansia, come supporto affiancato a un percorso di guarigione più completo in un periodo complicato come può essere un lutto, la fine di un amore o la disoccupazione.
Il concetto è semplice: riuscire a ritagliare un momento personale, anche solo 15 minuti che possono però distrarre e allontanare i “cattivi pensieri”. Il progetto lo propone a Siracusa l’Associazione volontari ospedalieri (Avo) che ha donato a questo fine tre librerie itineranti per i reparti di Chirurgia Vascolare, Medicina e Ortopedia dell’ospedale Umberto I di Siracusa.

La consegna della donazione, che non è la prima da parte dell’Avo, è avvenuta alla presenza del direttore sanitario dell’Asp di Siracusa Anselmo Madeddu che si è congratulato con le presidenti provinciale e regionale Marisa Anzaldi e Cettina Moscatt in rappresentanza di tutti i volontari, per l’opera meritoria che svolgono giornalmente al fianco dei pazienti: “Grazie anche per questo ulteriore gesto di liberalità – ha detto Madeddu – che può consentire ai nostri pazienti ricoverati di distogliere l’attenzione dal momento di difficoltà che stanno vivendo dedicandosi a una piacevole lettura”.
Ringraziamenti anche dal direttore medico di presidio Giuseppe D’Aquila e dal direttore degli Affari generali Lavinia Lo Curzio presenti all’incontro con i tanti volontari dell’associazione.
Alle tre librerie se ne aggiungeranno altre nei prossimi giorni per altrettanti reparti, come ha voluto annunciare la presidente Marisa Anzaldi che ha rivolto innanzitutto ringraziamenti alla direzione ospedaliera e alla direzione generale dell’Azienda sanitaria per l’opportunità che viene data loro di svolgere al meglio il proprio operato: “Siamo vicini al paziente e alla struttura sanitaria – ha detto – e questa è una ulteriore opportunità che ci consente di essere ancora più vicini ai pazienti curandone non soltanto il corpo ma anche la mente. I nostri volontari saranno disponibili anche a leggere questi libri per coloro che non ne possono avere la possibilità. Sono testi che riceviamo in dono da una associazione culturale e questo ci consentirà di integrare continuamente le librerie donate”.

scroll to top