Al Policlinico arrivano gli accalappiacani

Catania. Dopo le ultime aggressioni, la direzione affida al centro cinofilo il compito di catturare il branco di randagi che da mesi terrorizza dipendenti e utenti

CATANIA – Arrivano gli accalappiacani al Policlinico di Catania. Dopo le numerose denunce e le continue aggressioni al personale sanitario e agli utenti da parte di un branco da mesi presenti all’interno della struttura, l’azienda ospedaliera ha pubblicato da poco la delibera con la quale affida a un centro cinofilo il servizio di accalappiamento dei cani randagi, che si trovano all’interno delle aree di pertinenza dei due presidi aziendali per un importo totale di 3.050 euro.
“Finalmente una buona notizia sul caso dei cani randagi al Policlinico” commenta Marco Di Bartolo, rappresentante dei lavoratori per la sicurezza del Nursind, il sindacato degli infermieri.
“Dopo mesi di denunce – dice Di Bartolo – dopo l’alzata di spalle da parte dell’Asp di Catania e dei vigili urbani, l’amministrazione del Policlinico decide con proprie risorse di affrontare il problema affidando a una ditta esterna l’incarico di accalappiamento dei cani. Finalmente un atto concreto che rappresenta il primo passo per la risoluzione del problema. È bene ricordare che ormai siamo di fronte a una emergenza, con aggressioni a utenti e lavoratori che sono ormai quasi giornaliere”.
Il Nursind, che più volte ha denunciato il fenomeno agli organi di stampa, vigilerà “affinché siano ripristinate nel più breve tempo possibile le normali condizioni di sicurezza nei viali all’interno della struttura”.
Soddisfatta anche la Fials che ricorda come “il problema interessi il territorio comunale e sia ormai una vera emergenza”.
“Noi come Fials – spiega Giuseppe D’Angelo, coordinatore sindacale al Policlinico – chiediamo aiuto all’Asp e al Comune per affiancarsi alla nostra azienda e porre rimedio. Si tratta di una situazione grave, di un problema che non è solo del Policlinico. Da animalista amo gli animali ed è mia intenzione tutelarli, ma vanno tutelate anche le persone e gli operatori sanitari che quotidianamente rischiano di essere aggrediti dal branco di cani”.
“La situazione è insostenibile, decine di cani passeggiano all’ingresso dell’ospedale e non mancano inseguimenti e aggressioni, segnalazioni e denunce. L’azienda ha sollecitato Asp e Comune senza avere risposte – conclude la nota – C’è l’impegno a realizzare la recinzione, ma il problema persiste perché i cani si spostano e mettono a repentaglio la sicurezza dei passanti. La delibera dell’ospedale rappresenta, comunque, un importante passo in avanti”.

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