Furti di idrocarburi negli oleodotti: 8 arresti

Operazione Black gold: prese di mira le raffinerie di Augusta e Priolo Gargallo. TUTTI I NOMI - VIDEO

SIRACUSA – Dall’alba, nelle province di Siracusa e Catania, circa 50 carabinieri del comando provinciale di Siracusa e della compagnia aeronautica militare di Sigonella, coadiuvati dal comando provinciale di Catania, hanno eseguito misure cautelari nei confronti di otto persone ritenute responsabili di associazione per delinquere finalizzata ai reati di furto di idrocarburi e ricettazione commessi tra ottobre 2016 e febbraio 2018.
I furti avvenivano negli oleodotti di collegamento tra la stazione di spinta “Nato”, situata ad Augusta in contrada San Cusumano, e quella della base di Sigonella, nonché delle raffinerie “Sasol Italy” di Augusta (Sr) e “Isab” di Priolo Gargallo (Sr). Le indagini sono coordinate dalla procura di Siracusa.
L’operazione è stata denominata “Black gold”, per evidenziare gli ingenti profitti prodotti nella commercializzazione illegale del carburante, che opportunamente miscelato con altri componenti, veniva riciclato per l’autotrazione di mezzi terrestri..
I militari hanno fatto luce su vari episodi, tutti accomunati dallo stesso modus operandi: i componenti dell’associazione, tecnici, idraulici e autotrasportatori, dopo aver noleggiato auto e utilizzando telefoni cellulari a basso costo con schede telefoniche intestate a ignari extracomunitari, individuato il punto più idoneo dove effettuare l’estrazione, praticavano delle buche nel terreno, perforando gli oleodotti per sottrarre gli idrocarburi.

Nella maggior parte dei casi il tutto avveniva in aree rurali impervie e difficoltose da raggiungere, nelle quali, dopo una prima fase di sopralluogo, veniva poi posizionata una ganascia metallica con valvola regolabile, in gergo denominata “cravatta”, che veniva collocata sulla condotta per trasferire il carburante in autobotti o cisterne di plastica.
Realizzati scavi fino a due metri di profondità per raggiungere l’oleodotto, la banda procedeva all’estrazione di cherosene JP5 Jet Propellant (carburante per uso aereo) in danno delle amministrazioni militari italiana e statunitense e delle industrie petrolchimiche locali.
Estratti più di 200 mila litri di carburante per un danno stimato di circa 170.000 euro, causato inoltre un danno economico per il continuo ripristino degli impianti danneggiati e la bonifica delle aree interessate dagli sversamenti di idrocarburi, che ha raggiunto quasi il milione di euro.
L’odierna operazione è stata denominata “Black Gold” “oro nero”, proprio per evidenziare gli ingenti profitti prodotti nella commercializzazione illegale del carburante avio asportato, che opportunamente miscelato con altri componenti, veniva riciclato per l’autotrazione di mezzi terrestri.
Le misure cautelari dell’obbligo di dimora e permanenza in casa sono state eseguite nei confronti di: Salvatore Castro, nato ad Acireale, 58 anni; Claudiu Iulian Spansenschi, rumeno di 40 anni; Giovanni Scardaci, nato a Catania, 53 anni; Michele Lombardo, nato a Catania, 43 anni; William Saccone, nato a Catania, 39 anni; Valentino Pillera, nato a Catania, 35 anni; Isidoro Di Stefano, nato a Catania, 38 anni; Massimo Scardaci, nato a Catania, 46 anni.

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