Demanio mette in vendita l’Etna: e il Comune di Belpasso non ci sta

Dieci ettari di terreno finirebbero ai privati. Il sindaco Motta scrive al ministro dell'Ambiente: "Fermate la procedura" 

BELPASSO (CATANIA) – “Riteniamo che la questione non sia stata adeguatamente valutata e pertanto chiediamo di escludere i terreni dalla procedura in corso”. Così scrive il sindaco di Belpasso, Daniele Motta, al ministro dell’Ambiente, al presidente della Regione siciliana e al sindaco della città metropolitana.
Il riferimento è alla procedura in corso di vendita a privati di beni demaniali che comprendono terreni con rilevanti valori ambientali ricadenti nel Parco regionale dell’Etna e sul vulcano, in zona B dell’area protetta. “L’amministrazione comunale – dice Motta – è venuta a conoscenza di una procedura in corso nel sito Unesco iscritto nella World Heritage List come patrimonio mondiale dell’umanità. In ragione dell’elevata rilevanza ambientale delle aree in questione riteniamo che un’eventuale alienazione a privati comporterebbe un grave danno”.
I terreni estesi complessivamente per circa dieci ettari sono riportati in catasto al comune di Belpasso, per una superficie complessiva di m² 42.730, al prezzo di 16.000 euro, quasi interamente ricadenti sulla colata lavica del 1983.

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