Via l’accampamento di piazza Repubblica

Catania: anche la ruspa per sgomberare la baraccopoli. Pogliese: "Chi sporca non ama la città". VIDEO

CATANIA – Stamattina a Catania è stata rimossa una baraccopoli abusiva in piazza della Repubblica, che versava in condizioni igieniche pessime con grave rischio per la salute di quanti la frequentavano. Le persone sono state allontanate e invitate a usufruire delle strutture di accoglienza dei servizi sociali comunali e delle associazioni di volontariato del privato sociale.

Rimosso quintali di rifiuti, indumenti logori, resti di cartoni, che sotto i portici di uno stabile di piazza della Repubblica costituivano un accampamento di fortuna nel pieno centro cittadino.

Tutta l’area è stata completamente ripulita e bonificata, come tutta la zona nei pressi di corso Sicilia, con l’impiego di decine di unità di personale del Comune, della Dusty e di Multiservizi.
“Oggi abbiamo effettuato una nuova pulizia straordinaria di corso Sicilia, piazza della Repubblica, piazza Turi Ferro e via Luigi Sturzo – scrive su Facebook il sindaco Salvo Pogliese -. Al di là del numero di dipendenti comunali e della Dusty coinvolti, dell’enorme mole di rifiuti rimossi, del degrado e dell’offesa al pubblico decoro contro cui ci siamo nuovamente scontrati, quello che voglio sottolineare è che noi possiamo pure programmare una pulizia straordinaria al mese, ma se non cambia la mentalità, se non si capisce che gli spazi pubblici non sono una discarica a cielo aperto, non avremo concluso nulla”.
“Certo – continua il sindaco -, il servizio di raccolta e pulizia va migliorato, e con il nuovo appalto provvederemo a migliorarlo. Certo, il controllo del territorio per evitare che nottetempo i portici vengano usati come orinatoio va potenziato. Ma il degrado del corso Sicilia è ascrivibile soprattutto alla maleducazione di chi pensa di poter sporcare gettando a terra di tutto e di più, o di poter fare i propri porci comodi; senza considerare la situazione di degrado in cui si trovano i senza fissa dimora che, con molta difficoltà, riusciamo a convincere ad andare nelle strutture comunali. Noi catanesi spesso diciamo di amare Catania più di noi stessi. Ma vi posso garantire che chi beve una birra e lascia la bottiglia per strada, chi mangia qualcosa e getta le carte a terra o nelle aiuole, chi sporca solo per il piacere di sporcare, magari sentendosi anche sperto, questa città non la ama di sicuro”.

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