Catania, Priolo è “quasi” rettore

L.Cil.  Dopo il primo turno in 3 (Barbagallo, Cariola e Purrello) ritirano la candidatura. Resta in corsa Calabrese. Il direttore di Fisica ricompatta i docenti e allontana la politica

CATANIA – Colpo di scena all’Università: tre dei cinque professori in corsa per la carica di rettore annunciano di voler ritirare la propria candidatura dopo l’esito del primo turno delle elezioni. Un doveroso passo indietro, dettato dai numeri, nell’interesse specifico dell’istituzione per non alimentare “ulteriori frammentazioni”.
“Il risultato della prima tornata elettorale per l’elezione del rettore ha visto la prevalenza del collega Francesco Priolo ricco dell’esperienza maturata in incarichi svolti durante le passate gestioni rettoriali – scrivono i docenti Salvo Barbagallo, Agatino Cariola e Francesco Purrello – Nelle sue diverse componenti di docenti, studenti e personale tecnico amministrativo, l’Università di Catania ha espresso una scelta della quale dobbiamo prendere atto. Nell’interesse di evitare al nostro Ateneo ulteriori frammentazioni e di permettergli una guida unitaria che in tempi rapidi proceda alla sua riorganizzazione ed al recupero dell’immagine, ritiriamo la nostra candidatura per l’elezione a Rettore”.
“Auguriamo al prof. Francesco Priolo di svolgere con serenità il suo lavoro – conclude la nota congiunta – di operare in un ateneo che si lasci alle spalle le stagioni dei conflitti e che,sopratutto progredisca nelle tanto delicate funzioni di formazione, di ricerca e di proficue relazioni con il territorio. Quali docenti di questa Università gli assicuriamo la nostra leale collaborazione”.
Non ha fatto altrettanto il professore Vittorio Calabrese, che resta così in corsa in un secondo turno che, di fatto, sarà un ballottaggio tra lui e il professore Francesco Priolo, previsto per lunedì prossimo.

Nell’analisi del voto, secondo le indiscrezioni trapelate dai palazzi dell’ateneo, il direttore di Fisica avrebbe ricompattato sul suo nome gran parte della classe docente, spaccando il voto nei dipartimenti che, alla vigilia, sembravano indirizzare il proprio interesse verso i suoi avversari. E’ il caso di Ingegneria, un dipartimento che complessivamente, in tutte le sue specializzazioni, pesa 175 voti tra i docenti. O ancora Chirurgia (84 voti in totale e feudo dell’ex rettore Basile) e di Giurisprudenza (80).
Partendo dalla “sua” Fisica e Astronomia (64 voti), inoltre, Priolo avrebbe avuto il sostegno compatto del Dipartimento di Scienze umanistiche (140 preferenze) e sarebbe entrato trasversalmente bene anche a Scienze politiche (70) e a Scienze della Formazione (50). Priolo, secondo una nutrita fetta di docenti, avrebbe avuto anche il merito di aver tenuto distante la politica (attraverso alcuni candidati-amici di riferimento) dall’università.
All’ex presidente della Scuola superiore di Catania (già delegato dei magnifici Recca, Pignataro e Basile) è stata riconosciuta trasversalmente competenza e professionalità da spendere per riconquistare la fiducia dell’opinione pubblica dopo l’inchiesta “Università bandita” della magistratura etnea.
Priolo al primo turno ha totalizzato 615 preferenze, l’unico competitor rimasto in corsa, il professore Calabrese, ha preso solo 76 preferenze, meno di quelle che esprime complessivamente il suo dipartimento Biomedtec (84). A meno di ulteriori sorprese, il professore Francesco Priolo già lunedì dovrebbe essere il nuovo rettore dell’Università di Catania.
Twitter: @LucaCiliberti
Luca Ciliberti

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