Scottature, ecco cosa fare

di Nuccio Sciacca - A rischio soprattutto la pelle molto delicata dei bambini

Il sole bacia ma il più delle volte… scotta! Non è raro, in questi giorni, che dopo una giornata passata in spiaggia o in barca si ritorni a casa rossi come peperoni, soprattutto se la protezione usata è stata insufficiente o usata male. Una condizione spiacevole oltre che dolorosa e pericolosa a tutte le età ma particolarmente delicata quando avviene nei bambini.
La scottatura si manifesta con pelle arrossata, a volte con eritema, una dolorosa sensazione di bruciore anche solo sfiorando la pelle. Ci sono casi particolarmente gravi in cui ci sono addirittura bolle simili a vesciche. Le aree più colpite sono generalmente il naso, le orecchie, le spalle, i fianchi, il dorso dei piedi.
E’ importante in queste aree usare più attenzione ancora nel mettere la crema solare protettiva. Ecco, allora, qualche consiglio su come curare le scottature: In caso di scottatura da sole, il primo intervento può consistere in una doccia fredda o nell’applicazione di impacchi freddi alle aree colpite dalla scottatura. Per contrastare il malessere, è possibile somministrare paracetamolo o un Fans come l’ibuprofene.
E’ anche molto importante somministrare liquidi in abbondanza per alcuni giorni per evitare la disidratazione. La cura locale della scottatura da sole è a base di creme antinfiammatorie nella fase acuta. In particolare è indicata una crema al cortisone possibilmente diluita con una crema emolliente in caso di superfici estese.
Nei casi più gravi si può ricorrere al cortisone per bocca per alcuni giorni. Nella fase finale desquamativa è sufficiente applicare una crema emolliente per ripristinare la normale struttura dell’epidermide e lenire il fastidioso prurito. Ovviamente il consiglio più importante è quello di prevenire le scottature, tenere i bambini lontani dal sole nelle ore più calde e comunque proteggerli con creme con un alto fattore protettivo e applicazioni ripetute.
– Scegliere sempre un fotoprotettore ad ampio spettro, impermeabile o resistente all’acqua, con un fattore di protezione 30 o più elevato che protegga sia dagli ultravioletti A (UVA) che B (UVB);
– è bene scegliere un prodotto per bambini e provarlo su una piccola area di pelle del bambino (ad esempio sul polso); se la pelle del bambino manifesta irritazione, meglio provare un’altra marca;
– applicare il fotoprotettore a tutte le aree esposte della pelle; non dimenticare il collo, la parte superiore dei piedi e i padiglioni delle orecchie;
anche i bambini con una carnagione scura possono andare incontro a scottature da sole!
– applicare il fotoprotettore almeno mezz’ora prima dell’esposizione e applicarlo nuovamente più volte, soprattutto dopo una nuotata o se il bambino fa movimento e suda.

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