Zamparini, intercettazioni contestate

Aggiornata al 18 settembre l'udienza del processo che vede imputato l'ex presidente del Palermo, accusato di falso in bilancio

PALERMO – È durata circa mezzora, e poi è stata rinviata al 18 settembre, l’udienza per il processo che vede imputato l’ex presidente del Palermo Maurizio Zamparini per le accuse di falso in bilancio e false comunicazioni sociali.
L’udienza ha preso il via alle 11 e in rappresentanza di Zamparini c’era l’avvocato Fabrizio Biondo. La difesa di Zamparini ha ingaggiato in aula con l’accusa una battaglia sulla utilizzabilità delle intercettazioni a suo tempo disposte sui telefoni dell’ex patron del Palermo. Le contestazioni del difensore hanno occupato interamente l’udienza in tribunale e fatto saltare l’audizione di un sottufficiale della Guardia di Finanza. Le intercettazioni erano state autorizzate per ipotesi di reato come riciclaggio e autoriciclaggio che sono poi cadute.
Essendo rimasta solo l’imputazione di false comunicazioni sociali, le intercettazioni non sarebbero secondo il difensore utilizzabili. Il legale ha anche sostenuto che in alcuni casi sarebbero state effettuate anche oltre i termini concessi dal gip e con procedure irregolari. Il presidente della quarta sezione del tribunale, Bruno Fasciana, si è riservato di decidere sulle eccezioni di nullità e ha rinviato il processo al 18 settembre quando Zamparini, attualmente agli arresti domiciliari ad Aiello del Friuli, potrà presenziare in libertà.

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