Revocati i domiciliari a Zamparini

Il riesame accoglie la richiesta dell'ex presidente del Palermo. "Un incubo di sei mesi, pronto a tornare. Chiederò un risarcimento di 100 milioni alla Figc"

PALERMO – Sono stati revocati gli arresti domiciliari all’ex proprietario del Palermo Maurizio Zamparini. Il Tribunale del riesame, dopo avere respinto le istanze precedenti, questa volta ha accolto la richiesta degli avvocati di Zamparini perché, con la società esclusa dai quadri federali, non ci sono più le condizioni per la reiterazione dei reati contestati.
“Un incubo durato sei mesi – dice Zamparini -, ora sono pronto a tornare. Mi sentivo un leone in gabbia senza poter fare il presidente e l’imprenditore. Voglio chiedere un risarcimento di 100 milioni alla Figc che per tre anni ha controllato i miei bilanci e non ha detto nulla. Ho già dato mandato ai miei avvocati. Si sbagliava di grosso chi pensava di mandare in pensione Maurizio Zamparini”.
L’ex patron rosanero era ai domiciliari nella sua residenza di Aiello del Friuli dallo scorso 25 gennaio per le presunte irregolarità nella gestione della società rosanero. L’ex presidente e proprietario del Palermo proprio per i reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali è sotto processo con rito immediato.
Nell’ultima udienza era stata autorizzata la sua presenza in aula senza scorta a Palermo per testimoniare, il prossimo 18 settembre, nel giorno della ripresa del processo a suo carico.

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