Falsi permessi di soggiorno a immigrati, senegalese passa dai domiciliari al carcere

Operazione catanese "Si può fare": uno dei 12 indagati evade, la Digos lo scopre

CATANIA – Ieri pomeriggio la Digos di Catania ha arrestato Sahada Sow, detto “Daouda”, senegalese di 39 anni, che era stato posto agli arresti domiciliari lo scorso 23 luglio nel corso dell’operazione “Si può fare”.
Sow è uno dei 12 indagati nell’operazione che ha sgominato un’associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina mediante la concessione e falsificazione di documenti.
L’associazione, della quale facevano parte un funzionario comunale e due ispettori della Polizia Municipale, forniva illecitamente ai richiedenti, a fronte di adeguati pagamenti stabiliti da un preciso tariffario, diverse tipologie di servizi per risolvere problemi di alloggio e reddito. Il giro di affari produceva introiti giornalieri ammontanti a diverse migliaia di euro.
La richiesta di aggravamento avanzata dalla Procura a carico di Sow è scaturita dall’attività eseguita dalla Digos che ha riscontrato che l’indagato, già la sera successiva all’arresto, aveva lascito la propria abitazione dove era ai domiciliari e si era allontanato dal capoluogo etneo trascorrendo l’intera nottata in zona Giardini Naxos.

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