“Il Palermo non può finire ai neo-nazisti”

La preoccupazione di Sinistra comune: "Arkus legata a forze fasciste europee. E lo stadio è intitolato a Renzo Barbera che sfuggì alla fucilazione"

PALERMO – “Esprimiamo preoccupazione per un scelta che ci sembra inaccettabile. Il Palermo calcio non può finire in mano a una società controllata da un sistema finanziario che sembra essere legato alle forze fasciste europee. Non può diventare la succursale di una holding neo-nazista: sarebbe una ferita per la storia della città”. I consiglieri di Sinistra Comune si fanno sentire. Barbara Evola, Fausto Melluso, Katia Orlando e Marcello Susinno spiegano che “se si dovesse confermare l’acquisizione da parte di Arkus, non si potrebbe rinnovare convenzione con lo stadio, sarebbe un disonore alla memoria di Renzo Barbera che nel luglio del 1943, quando era un giovane militare, sfuggì alla fucilazione dei nazisti saltando da un camion tedesco”.
L’azionista di maggioranza di Arkus network, la società che dovrebbe acquistare il Palermo, sarebbe Stefano Pistilli, che avrebbe legami con l’estrema destra.
“Le notizie di queste ore sono preoccupanti – proseguono i consiglieri comunali -: riteniamo necessaria una presa di posizione di Mauro Balata, presidente della Lega di Serie B. E’ assurdo consegnare la passione sportiva di un’intera città nelle mani di un gruppo di neo-nazisti che sembra utilizzare la finanza globale per fare propaganda xenofoba e razzista. Tale scelta sarebbe in contraddizione anche con i valori dello sport e con le politiche inclusive e antirazziste promosse dalla Fifa e dalla Uefa”.

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