Tremano i furbetti del cartellino di Acireale

A tre anni dall'inchiesta e dal licenziamento di 15 assenteisti la Procura ha chiesto nuovi atti: bloccata l'assunzione dei precari

ACIREALE – Si riapre la vicenda dei furbetti del cartellino di Acireale, che tre anni fa aveva portato all’arresto e al licenziamento di 15 dipendenti del Comune, con altri 47 indagati. La Procura ha chiesto e acquisito nuovi documenti, per la precisione 47 file con atti per migliaia di pagine.
Sotto la lente di ingrandimento ci sono 12 dipendenti precari, la cui pratica di assunzione è stata sospesa. L’Ufficio procedimenti disciplinari ha già comunicato il blocco fino a quando la situazione non sarà definita.
Ma rischiano anche altri 20 dipendenti full time. Lo scandalo del 2016 era scoppiato dopo le lamentele dei cittadini che non trovavano dipendenti comunali al lavoro. La polizia, che aveva piazzato una telecamera poi distrutta da uno degli impiegati, aveva scoperto che nonostante fossero assenti risultavano in ufficio grazie a colleghi che timbravano per loro.

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