Palermo-Catania, via al raddoppio. Toninelli: “E’ un giorno importante”

Partono i lavori per la nuova linea ferroviaria a doppio binario: a interventi ultimati la tratta sarà percorribile in un'ora e 45'. Il ministro a Catenanuova: "Il turismo non può crescere senza infrastrutture. Fontanarossa? Privatizzazione potrebbe essere un errore". VIDEO

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CATENANUOVA (ENNA) – Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli, è giunto nella tarda mattinata di oggi a Catenanuova, nell’Ennese, per l’avvio dei lavori della realizzazione della nuova linea ferroviaria Palermo-Catania, prevista a doppio binario.
Il nuovo collegamento veloce permetterà di ridurre i tempi di percorrenza fra le due città e di garantire una maggiore capacità. Presenti nel cantiere del tratto di linea Catania Bicocca-Catenanuova, oltre al ministro Toninelli, anche l’amministratore delegato di Rete ferroviaria italiana (Rfi) e Commissario per l’itinerario Palermo-Catania-Messina, Maurizio Gentile. l’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, e il sindaco di Catenanuova Carmelo Giancarlo Scravaglieri.
Il progetto di raddoppio del tracciato Bicocca-Catenanuova ha un valore di 415 milioni di euro. Secondo stime di Rete ferroviaria italiana, del gruppo FS italiane, l’attivazione di un primo binario è prevista nel 2021 mentre l’intervento su entrambi i binari terminerà nel 2023, concludendo di fatto la prima fase funzionale del nuovo collegamento ferroviario veloce fra Palermo e Catania.
Al termine dei lavori lungo tutto l’asse Palermo-Catania sarà possibile collegare le due città in meno di due ore. Riduzioni dei tempi di viaggio progressive sono previste durante l’attivazione dei nuovi tratti di linea che saranno via via realizzati a doppio binario.
Tredici i miliardi che Rete ferroviaria italiana, del gruppo Fs italiane, mette in campo per la cura del ferro in Sicilia. Gli interventi in corso e quelli programmati lungo l’itinerario Messina-Catania-Palermo, sottolinea Rfi, consentiranno di innalzare la velocità fino a 250 chilometri l’ora e la conclusione per fasi permetterà progressive riduzioni dei tempi di percorrenza, a vantaggio delle persone che viaggiano per motivi di lavoro, studio e turismo. A lavori ultimati, il viaggio tra Messina e Catania sarà coperto in 45 minuti, contro i 70 di oggi, e quello fra Catania e Palermo in un’ora e 45 minuti, con un risparmio di circa un’ora rispetto alla percorrenza attuale.
“Oggi – ha detto Toninelli – è un giorno importante per la Sicilia. Vogliamo investire tanto e il turismo penso abbia dei margini di crescita enorme. Come può crescere il turismo senza infrastrutture e senza normalità negli spostamenti? Credo che sia un buon giorno e la mia presenza qui lo dimostra ed è per far sì che il cantiere sia ancora più veloce e che si arrivi al termine dei lavori ancora più velocemente per dare delle conclusioni importanti ad un Paese che ne ha assolutamente di bisogno”.

“A proposito di grandi opere che ci piacciono e che servono davvero ai territori – ha aggiunto Toninelli –  mi fa piacere annunciare proprio da qui, dalla Sicilia, che oggi Anas pubblica in Gazzetta il bando per la costruzione del collegamento tra la Statale 683 e la variante di Caltagirone. Un’opera importantissima per avvicinare i distretti di Catania e Ragusa ai porti di Gela e Augusta. Parliamo di lavori per 120 milioni di euro, dunque una vera grande opera che aumenterà la competitività del sistema siciliano”.
Toninelli ha parlato anche dell’aeroporto di Catania: “Questo è un dossier che sto prendendo in mano ora. Tendenzialmente, per un aeroporto in crescita come quello di Catania, pensare ad una privatizzazione potrebbe essere un errore e dunque vigileremo al massimo. Non deve esserci alcuna svendita perché Catania ha un margine di crescita ancora maggiore. E guai se venisse dato in mano a persone che vogliono fare solamente affari. Per me, gli affari sono solamente i siciliani e le economia siciliana e quindi faremo in modo che laddove i soci esistenti, che sono tutti pubblici dovessero decidere di vendere una quota maggioritaria, le eventuali concessioni abbiano dei paletti. Gli investitori devono realmente investire e qualora non lo facessero metteremo delle penali. Non regaliamo nulla a nessuno”.

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