La ministra nell’ospedale di Palermo: “Hanno verniciato per lei, ma qui fa pena”

La Grillo tra i bambini. Lo sfogo dei medici e pazienti: "Le hanno fatto vedere solo i reparti nuovi, il resto è terribile. Sistemano i piccoli in cubi di plastica"

PALERMO – Visita (non a sorpresa) del ministro della Salute Giulia Grillo all’ospedale dei Bambini, a Palermo. L’esponente del Movimento 5 stelle è andata in giro tra i reparti più nuovi, chirurgia pediatrica e rianimazione. In questo momento nel pronto soccorso, secondo il dato ufficiale dell’Arnas Civico, c’è un sovraffollamento di pazienti bambini del 187%.
“Qui il 35% dei locali dell’ospedale è chiuso – si sfogano alcuni medici mentre il management accompagna il ministro catanese -, ci sono aree impraticabili da tre e quattro anni. Il personale in tanti reparti è insufficiente, il pronto soccorso spesso è sovraffollato, non ci sono posti e i piccoli pazienti a volte vengono sistemati nei cubi di plastica”.
Lo zio di un bambino ricoverato ha avvicinato la Grillo: “Qui è terribile, ministro – le ha detto -, la situazione fa pena, la stanno portando nei reparti nuovi. Fino a ieri qui verniciavano perché sapevano che lei sarebbe arrivata: mio nipote s’è preso un virus”.
La Grillo è stata portata anche nel reparto di malattie infettive, soffermandosi sull’uscio da dove ha potuto vedere che i locali sono vecchi. Subito dopo s’è soffermata qualche minuto in una stanza dove era stato allestito un breakfast e si è poi riunita negli uffici medici in compagnia del parlamentare M5s Giorgio Trizzino, che è stato direttore medico proprio nell’ospedale dei Bambini.
Il ministro non è stata accompagnata invece nel pronto soccorso, dove la situazione è al limite. Quindi Grillo si è trasferita nel vicino centro d’eccellenza Ismett dove ha visitato la struttura e ha incontrato il management. “All’Ismett e all’ospedale dei Bambini le visite erano state programmate. So che in altri ospedali a Palermo si erano un po’ preparati, ma io adesso non so ancora in quali andrò a sorpresa”, ha detto il ministro alla fine del giro. Un proposito attuato subito dopo con un blitz imprevisto al pronto soccorso dell’ospedale di Corleone.

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