I pastori siciliani piangono sul latte versato

Arriva anche nell'Isola la protesta sui costi: nel Trapanese versati 3.000 litri, a Regalbuto bloccata una galleria. VIDEO

REGALBUTO (ENNA) – Una ventina di pastori hanno bloccato la galleria di ingresso a Regalbuto aderendo alla protesta dei colleghi sardi. Gli allevatori chiedono che anche in Sicilia siano rivisti i costi del latte. E’ prevista per domenica prossima una manifestazione nei pressi dell’outlet Sicilia Village, con sversamento del latte in segno di protesta.
VERSATI TREMILA LITRI. Altri 300 si sono dati appuntamento a Poggioreale, nel Trapanese, tra allevatori e produttori di formaggi arrivati dalle province di Agrigento, Trapani, Palermo ed Enna. I pastori, come già avvenuto in Sardegna, hanno versato per terra oltre 3 mila litri di latte munto in mattinata. “Ormai siamo alla fame – hanno detto -, non possiamo andare più avanti, dobbiamo andare a chiedere l’elemosina. Il nostro lavoro non viene valorizzato e viene pagato poco più di 60 centesimi”.
La prossima protesta si terrà a Contessa Entellina, nel Palermitano. “Chiediamo al governo – aggiungono i promotori della protesta – che non entrino nel circuito le farine di latte o latte in polvere da altre nazioni nel ciclo produttivo che diventano una reale concorrenza con il nostro latte. E poi che ci venga corrisposto il giusto prezzo per il latte”.
“GOVERNO ATTENTO”. “In Sicilia come in Sardegna c’è massima attenzione da parte del M5s e del governo sulla protesta dei pastori per il prezzo del latte. Oggi sono andato a Poggioreale, sui luoghi della protesta per ascoltare i pastori siciliani e raccontare loro il lavoro che stiamo facendo in commissione Agricoltura, di sponda con il ministero”, afferma Antonio Lombardo, parlamentare del Movimento 5 stelle in commissione Agricoltura alla Camera.
“La crisi del prezzo – aggiunge – coinvolge migliaia di aziende in Sicilia e anche in questo caso stiamo lavorando su due fronti: affrontare in tempi brevissimi la crisi attuale e sciogliere i nodi strutturali e le storture della filiera che hanno prodotto le gravi difficoltà in cui operano migliaia di allevatori e le loro famiglie. In commissione Agricoltura, in particolare, stiamo portando avanti una risoluzione sulla tracciabilità che verrà approvata, ci auguriamo, la settimana prossima. È fondamentale avere una stima certa della produzione e delle giacenze dei prodotti, così da poter disporre di un quadro completo, scongiurando il rischio di frodi”.

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