Di Piazza Rende

di Alberto Cigalini. Debutto da titolare con gol decisivo per il nuovo acquisto (foto Galtieri): sofferto 1-0 contro i calabresi. Curiale spreca, gli etnei calano nella ripresa e restano in apnea sino allo scadere

a.cig.) Prima da titolare, primo gol. E’ stato preso per questo, Matteo Di Piazza. Segnare. E il nuovo acquisto rossazzurro il suo dovere lo fa. Una rete pesante per mettere il timbro su una vittoria stentata e preziosa, necessaria per replicare a tono ai successi pomeridiani delle dirette concorrenti nella lotta di vertice.
Non avrà ancora i 90 minuti nelle gambe Di Piazza, ma i 56′ in campo gli bastano per atterrare il Rende e siglare un gol ancora più fondamentale in un contesto nel quale manca un uomo di riferimento come l’infortunato Marotta e l’altra punta, Curiale, continua a vivere una fase di vistoso appannamento. I due gol mancati dal capocannoniere dello scorso torneo tengono aperta sino alla fine una gara alla quale il Catania si approccia con determinazione chiudendo però con il fiato corto al cospetto di un avversario che ha spirito propositivo e corsa.
Servono gamba e ritmo contro il Rende, che fa dell’intensità una delle sue armi e nonostante la recente flessione di risultati (tre sconfitte di fila, un punto nelle ultime cinque uscite) non cede alla tentazione di rintanarsi nella propria metà campo tenendo fede al 3-4-3 pur senza un elemento fondamentale come Awua (non convocato).
Sottil propone il 4-3-3 annunciato: Baraye, pur non al meglio, gioca titolare a sinistra per opporre il suo dinamismo a quello di Viteritti, uno degli uomini chiave del gioco ospite e in grado all’andata di mettere in seria difficoltà Scaglia; Carriero fa il suo debutto al Massimino completando la mediana con Biagianti e Lodi; Di Piazza esordisce da titolare partendo largo a sinistra nel tridente con Curiale e Manneh.
Lo spartito è quello previsto: i calabresi propongono temi interessanti in fase di possesso stringendo i tre davanti (Rossini non ha il fisico né i movimenti dell’esterno classico) per liberare le corsie a beneficio degli inserimenti di Viteritti e Zivkov, ma quando la palla è degli avversari concedono più di uno spazio.
Il Catania parte con aggressività cercando la porta avversaria con un tiro a lato di Carriero e una conclusione di Biagianti dal limite sulla quale Savelloni si salva in angolo. Poco dopo, su una punizione dal lato corto dell’area conquistata da Baraye con uno spunto apprezzabile, gli etnei passano: Lodi pesca in mezzo Aya, Savelloni si oppone al colpo di testa con un bel riflesso e Di Piazza, da buon opportunista, ribadisce in rete arrivando prima di tutti sulla respinta.
I rossazzurri dedicano particolare cura al presidio delle fasce riuscendo a non concedere alcuna palla gol sino all’intervallo e piazzando pure qualche spunto in velocità: Manneh, che parte a destra ma tende a svariare, ci riprova in chiusura di tempo con un sinistro di poco sul fondo.
L’ipoteca sulla vittoria potrebbe metterla Curiale in avvio di secondo tempo, ma il centravanti non approfitta della mollezza di Minelli (che poi lo strattona) calciando alto dopo essersi infilato in un corridoio centrale.
Errore che complica la vita dei padroni di casa perché nella ripresa il Catania abbassa il ritmo e con esso il baricentro perdendo aggressività, commettendo troppi errori tecnici e permettendo al Rende di avanzare. Cosa che ai calabresi riesce meglio che difendersi.
Pisseri deve compiere la prima e unica parata della sua serata volando in tuffo plastico su un’inzuccata di Vivacqua su cross di Borello, poi ringrazia la buona sorte quando vede un traversone da 35 metri di Zivkov infrangersi sulla traversa.
Sottil capisce che bisogna correre ai ripari e mette dentro forze fresche inserendo Bucolo e Barisic per Carriero e Di Piazza. Il Catania fatica, non riesce a giovarsi dei cambi (male Barisic), ma resiste. I rossazzurri sbagliano troppi appoggi ripartendo poco ed è un peccato perché i biancorossi dietro non sono un muro.
Quando Curiale non approfitta di un errore di Viteritti, soffiandogli il pallone ma calciando a lato solo davanti a Savelloni, il timore che il castigo per le occasioni sprecate possa arrivare – come spesso accade nel calcio – è tangibile.
Il Massimino trattiene il respiro: Sottil manda dentro anche Angiulli per Lodi nel tentativo di colmare il deficit dinamico in mediana, Aya e Silvestri mettono alcune pezze non banali, un destro a lato del nuovo entrato Negro e un paio di mischie in area fanno correre brividi non di freddo ai rossazzurri, ma alla fine i tre punti arrivano. Sofferti. Tanto. Troppo per una squadra che ha bisogno di inserire a pieno regime quanto prima i nuovi acquisti (incluso Sarno, in panchina) per trovare linfa extra e soluzioni nuove.
CATANIA-RENDE 1-0
Catania (4-3-3): Pisseri 6; Calapai 6, Aya 7, Silvestri 6.5, Baraye 6.5; Carriero 6 (13′ st Bucolo 5.5), Lodi 5.5 (34′ st Angiulli sv), Biagianti 6.5; Manneh 6 (44′ st Esposito sv), Curiale 4.5, Di Piazza 6.5 (13′ st Barisic 5). In panchina: Pulidori, Lovric, Marchese, Scaglia, Sarno, Brodic, Vassallo. Allenatore: Sottil 6.
Rende (3-4-3): Savelloni 6.5; Germinio 5.5, Minelli 5.5, Sabato 6; Viteritti 6 (45′ st Laaribi sv), Franco 6, Bonetto 5.5 (13′ st Cipolla 6), Zivkov 6.5; Borello 5.5 (13′ st Negro 6), Vivacqua 6 (33′ st Giannotti 6), Rossini 6.5. In panchina: Borsellini, Palermo, Calvanese, Maddaloni, Brignoli, Blaze. Allenatore: Modesto 6.
Arbitro: Annaloro di Collegno 6.5
Rete: 21′ pt Di Piazza.
Note: spettatori 8.835 (abbonati 6.908, paganti 1.927), incasso 19.153 euro. Ammoniti: Carriero, Bonetto, Minelli e Baraye. Angoli: 3-2 per il Rende. Recupero: 0′, 5′.

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