Lo Monaco: “Sono deluso”

L'ad del Catania (foto Galtieri): "Siamo andati inspiegabilmente in crisi, la squadra si è arenata. Abbiamo il dovere di non mollare di una virgola per rispetto dei nostri tifosi. Ripescaggi in B? Senza dubbio dalla Lega Pro"

FIRENZE – “Sono deluso dall’andamento attuale del nostro campionato. Siamo andati inspiegabilmente in crisi: la stessa squadra che dieci giorni fa contro il Sassuolo faceva cose importanti, si è arenata. Voglio sperare e pensare che sia un momento perché noi abbiamo costruito una squadra importante e non ci piace vanificare le nostre aspettative”.
L’ad del Catania, Pietro Lo Monaco, al termine dei lavori odierni dell’assemblea di Lega Pro, svoltasi a Firenze, analizza così il momento difficile dei rossazzurri. “La nostra gente, i nostri tifosi, ci stanno naturalmente vicini. A Catania la squadra fa parte del vissuto del catanese e quindi non mollare di una virgola è un dovere che abbiamo nei confronti di questa gente. Non dobbiamo lasciare nulla di intentato fino alla fine. Il nostro obiettivo deve essere il salto di categoria, sarebbe veramente molto spiacevole mancarlo”.
L’assemblea di Lega Pro odierna avrebbe dovuto affrontare anche l’argomento seconde squadre, con la partecipazione del presidente della Juventus, Andrea Agnelli, che non si è presentato. “L’ordine del giorno dell’assemblea prevedeva degli argomenti un po’ più pressanti come quello del format dei campionati e della proposta da portare al Consiglio federale, e quindi con il presidente Agnelli si farà un incontro in un secondo momento”, ha detto Lo Monaco.
“Era importante portare avanti la strategia in vista dell’assemblea federale di domani. Io penso che al momento il format futuro della Serie B debba essere a 22 squadre. Che poi a beneficiare del ritorno a 22 debba essere la Lega Pro è indubbio perché questa estate è stato perpetrato un danno pazzesco alle società di serie C. Il danno è andato oltre la diatriba dei due mesi di ‘tira e molla’ a cui abbiamo assistito, portando un grave nocumento anche al calcio italiano”.
“Il danno prosegue ancora oggi perchè le società interessate tuttora non riescono a ritrovare un equilibrio normale. Abbiamo sicuramente compromesso la possibilità di andare subito in B, ma abbiamo compromesso anche il campionato attuale”.

scroll to top