“Ai poveri i soldi dei fuochi per S. Agata”

Catania. Free Green Sicilia: "Sperperare così il denaro pubblico sarebbe un crimine verso le tante famiglie ridotte in miseria"

CATANIA – L’associazione Free Green Sicilia ha lanciato un appello contro la povertà e l’emarginazione sociale a Catania e invita l’amministrazione a evitare di sperperare denaro pubblico per i fuochi d’artificio di Sant’Agata.
Catania, secondo le ultime stime, è considerata tra le città italiane con il più basso livello di vivibilità dove la povertà è da anni in continuo aumento con le conseguenze immaginabili per i suoi cittadini meno protetti (secondo le ultime indagini Istat l’8,9% dei catanesi sarebbe in povertà assoluta e secondo la Caritas il 18% di famiglie catanesi sarebbe senza alcun reddito).
“Anche per tali aspetti il sindaco e l’arcivescovo, ognuno per le proprie competenze, non possono restare sordi all’ennesimo accorato appello di Free Green Sicilia – afferma Alfio Lisi portavoce dell’associazione – che chiede pubblicamente che non si sperperi denaro pubblico per futili e pagani fuochi d’artificio in occasione delle prossime celebrazioni in onore della patrona religiosa S.Agata, che peraltro rappresentano la negazione di una ricorrenza che dovrebbe essere profondamente cristiana ma che rischia da tempo di trasformarsi in qualcos’altro”.
“Sperperare centinaia di migliaia di euro, incenerirli in pochi minuti in fuochi d’artificio è oggi più che mai da considerare alla stregua di un crimine contro l’umanità ovvero contro quella massa di famiglie e individui indigenti o di quelli che sono di fatto ridotti alla miseria, costretti a fare giornalmente la fila nelle poche mense gestite da associazioni e volontari con contributi pubblici ridotti al lumicino”, continua Lisi.
Free Green Sicilia chiede che il denaro pubblico che da decenni viene cinicamente sprecato per i fuochi d’artificio venga utilizzato per iniziative a favore di famiglie e cittadini indigenti, senza tetto né introiti per riuscire a sopravvivere nel periodo invernale, quando il freddo e la fame mettono a rischio la vita di molte persone.
“Speriamo, vista la sordità irresponsabile degli anni precedenti, che il nostro appello faccia breccia nelle coscienze di chi dovrebbe dare l’esempio con scelte di umanità e civiltà e da chi dovrebbe spendere il denaro pubblico per le necessità e i servizi inderogabili dei propri cittadini e in particolare di quelli ridotti all’indigenza e ammalati: senza una casa e senza un reddito che possa dare loro la possibilità di vivere con dignità umana e senza l’aiuto di quelle istituzioni che hanno l’obbligo di assisterli e aiutarli saranno costretti a sopravvivere in ripari provvisori e fatiscenti e senza il necessario per potersi curare e da terzo mondo, non degni di una città che si dice civile ed europea”.

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