Palermo a rischio emergenza rifiuti

In strada cumuli spazzatura mentre il Comune riapre la discarica di Bellolampo. Orlando accusa Musumeci: "Regione inerte"

PALERMO – Per le strade i cumuli di spazzatura sono ormai evidenti con l’immondizia che straborda dai cassonetti in alcune zone di Palermo, tra la rabbia dei cittadini che proprio in questi giorni stanno pagando la tassa sui rifiuti e temono di ripiombare nell’incubo.
Il sindaco di Palermo ha emesso poco fa un’ordinanza inerente la prosecuzione di utilizzo della VI vasca di Bellolampo per il conferimento dei rifiuti non differenziati della città. Con l’ordinanza, che emessa in virtù dei poteri conferiti al sindaco quale autorità sanitaria, viene disposto l’abbancamento dei rifiuti trattati al Tmb fino al 15 novembre “in considerazione dell’inerzia del Commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia”.
Nel testo e a premessa del provvedimento, viene ricostruita la lunga vicenda che ha portato all’attuale situazione a “causa delle ripetute ordinanze presidenziali che consentivano il conferimento nella medesima VI vasca dei rifiuti di numerosi comuni siciliani”. Il sindaco afferma che anche l’emissione di ordinanze inerenti la VI vasca sarebbero di competenza dell’attuale Commissario per l’emergenza, sia perché “la situazione emergenziale è da correlarsi anche al ritardo con cui il Commissario per l’emergenza rifiuti in Sicilia, presidente della Regione, sta provvedendo alla realizzazione della VII vasca”, sia “in quanto l’ampliamento della VI vasca è funzionale alla realizzazione della VII”.
Orlando ha affermato che “in questi giorni e in queste settimane ho sempre evitato di fare polemica sterile. Per questo ho lasciato che a parlare fossero i documenti ufficiali inviati dall’amministrazione; oggi, di fronte alla necessità di scongiurare il pericolo sanitario che l’inerzia della Regione potrebbe provocare, non potevo che ricostruire in modo formale tutto quanto avvenuto nell’ultimo anno a partire dalle Ordinanze del presidente della Regione che hanno portato in alcuni periodi ben 40 Comuni a utilizzare Bellolampo”.

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