Lo Monaco-Bandecchi, polemica viva

Il patron della Ternana: "Sospensiva ha azzerato primi due gradi di giudizio". L'ad rossazzurro: "Confonde i significati dei verbi"

La polemica tra Pietro Lo Monaco e il patron della Ternana, Stefano Bandecchi, si arricchisce di un nuovo capitolo. Dopo la nota dell’ad etneo, è arrivata la risposta del dirigente umbro.
“C’è stata anche una sospensiva – dice, tra l’altro, Bandecchi – ai due gradi di giudizio da lui citati. La sospensiva, momentaneamente, ha azzerato questi due gradi di giudizio, ed è basata su un altro ragionamento giuridico, quindi il giorno 7 sarà sviscerata dai giudici. Quel giorno sapremo se la lezione di diritto che mi ha dato Lo Monaco ha valore oppure no. E’ una dimenticanza quella di Lo Monaco o degli avvocati che gli hanno suggerito di rispondermi, ma è una dimenticanza molto grave, perché ad oggi le disposizioni alle quali lui si riferisce non sono in vigore e noi avremmo avuto in questo momento tutto il diritto di essere ripescati ed essere inseriti per l’inizio del campionato, ma non l’abbiamo nemmeno chiesto, rispettosamente davanti alla legge aspettiamo ormai il giorno 7″.
In serata ecco la nuova replica di Lo Monaco: “Vorrei ricordare al signor Bandecchi, anzitutto, che ogni parola ha un significato preciso: vale anche per “inesattezze”, “azzerare” e “sospendere”. Le puntualizzazioni di Bandecchi confermano e non smentiscono le mie parole, perché la grammatica italiana, alla quale io mi affido, è come la matematica: non è un’opinione. Nello specifico, Bandecchi conferma che nel corso della stagione 2016/17 l’Unicusano Fondi ha subito e scontato una penalizzazione per contributi pagati tardivamente, al di là dei se, dei ma, delle differenti proprietà del club e delle tempistiche riferite dal patron rossoblù ieri e rossoverde oggi. Inoltre, è confermato che Stefano Bandecchi ha fondato un ateneo in Italia, a prescindere da quanto analogamente accaduto in Inghilterra ed in Francia: quest’ultima ulteriore conoscenza sarà per noi magari utile, domani, ma non è attualmente necessaria.  Potremmo dire, quindi, che Bandecchi non distingue correttamente tra i suoi legittimi approfondimenti e le mie presunte inesattezze”.
“È goffa e quasi inconcepibile, poi, la confusione tra “sospendere” ed “azzerare”: la sospensiva – continua il comunicato stampa del Catania – ha appunto sospeso, e non certo “momentaneamente azzerato”, il giudizio minuziosamente argomentato e stringente della Corte Federale d’Appello che include nel novero delle società “ripescabili” Novara e Catania, sentenza peraltro sostanzialmente incontrovertibile a meno di clamorosissimi e storicamente pressoché inauditi “ribaltoni”. Tutto ciò, sul piano dell’equità, vale a prescindere dal verdetto del 7 settembre, che potrà poi incredibilmente azzerare o logicamente confermare un responso chiarissimo emerso in due gradi di giudizio. Chi dice che è tutto incerto fino al 7 settembre? La stessa natura di una “sospensiva” ma anche la… Ternana! Al punto 10) dell’istanza rivolta dalla società rossoverde al CONI per l’annullamento del calendario a 19 del campionato di Serie B, proprio i legali umbri riconoscono infatti questa realtà: “i ripescaggi dovranno seguire la predetta decisione nel merito (quella del 7 settembre, appunto, ndr) come stabilito dal Collegio di Garanzia dello Sport”. Peraltro, appare giuridicamente palese l’inammissibilità dell’azione della Ternana. Al momento e ad ogni modo, purtroppo e con pesante danno per tutte le società che hanno correttamente richiesto il ripescaggio e che a mio avviso dovrebbero mantenere compattezza in nome della difesa del sistema normativo del calcio, il diritto al ripescaggio è quindi sospeso, grave effetto di una situazione imbarazzante”.
“Conseguentemente, Bandecchi – conclude la nota – giuridicamente erra e nel merito contraddice la sua società, affermando oggi: “noi avremmo avuto tutto il diritto di essere ripescati ed essere inseriti per l’inizio del campionato”. Quanto ad eventuali “piccole dimenticanze da ricordare”, resto a disposizione del gentile signor Bandecchi e dei suoi avvocati, per apprendere ogni giorno e non soltanto da lunedì in poi. Non ho bisogno di suggerimenti dai miei legali per prendere una posizione nell’ambito del mio ruolo, credo mi possano bastare la mia esperienza e le mie conoscenze. Terrò certamente conto delle comunicazioni ricevute dai legali e dalle università italiane, inglesi e francesi. Voglia Stefano Bandecchi gradire, frattanto, i miei cordiali saluti”.

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