Catania, che rabbia

di Alberto Cigalini. Tra decisioni arbitrali molto discutibili, scelte opinabili, occasioni sprecate e sfortuna matura il beffardo 1-1 di Bisceglie: etnei avanti con Barisic, pari locale al 91' (foto Galtieri). Due legni colpiti, Porcino e Manneh i migliori. Rossazzurri agganciati dal Trapani al 2° posto, il Lecce può scappare a +9

Un’altra. Bruciante come e peggio delle precedenti. La lunga serie di occasioni perdute della quale è costellata la stagione del Catania si arricchisce di un nuovo, beffardo episodio. Nel pareggio di Bisceglie c’è un po’ di tutto: decisioni arbitrali a dir poco discutibili, scelte opinabili, occasioni sprecate, sfortuna.
Un mix micidiale che produce l’aggancio al secondo posto del Trapani e regala un assist d’oro al Lecce, che battendo la Fidelis Andria nel posticipo di giovedì blinderebbe il primo posto andando a +9 sulle immediate inseguitrici.
Il peso di ogni singola componente sul risultato finale può essere oggetto di dibattito, ma non si può negare che ciascuna di esse abbia un’incidenza. La direzione di gara, ad esempio. Senza che questo venga inteso come un facile alibi, va detto che numerose decisioni del signor Valiante fanno discutere: dal rigore accordato a Jovanovic per un presunto fallo di Bucolo e spedito sul palo da D’Ursi al doppio penalty reclamato da Ripa per un’uscita bassa di Crispino e un tocco di braccio di Jurkic in chiusura di primo tempo, dal gol annullato ancora a Ripa per dubbio fuorigioco dopo il vantaggio di Barisic al rigore reclamato invano in pieno recupero per una spinta su Curiale, andato giù quando, da posizione più che favorevole, sembrava pronto a correggere in rete un traversone basso di Russotto.
Valutazioni quanto meno controverse, tutte penalizzanti per gli etnei, che vanno sul piatto della bilancia insieme ad altri elementi. Le perplessità per l’arbitraggio di Valiante si sommano a quelle per le sostituzioni di Lucarelli nell’ultimo quarto d’ora, quando il tecnico passa dal 4-3-3 al 3-5-2 facendo uscire i migliori, Porcino e Manneh, aggiungendo un centrale, Bogdan, schierando due cursori di caratteristiche difensive come Blondett e Marchese e abbassando inevitabilmente il baricentro della squadra. Che finisce col creare i presupposti per incassare un gol episodico, in pieno recupero, con un colpo di testa di Delvino in mischia su (contestato anche questo) calcio di punizione dalla destra vedendo così sfumare un successo ormai a un passo.
Sì perchè nell’arco dei 90′ il Catania rischia poco contro un Bisceglie che insiste con le palle lunghe per Jovanovic come principale soluzione offensiva. Uscita indenne dal rigore fischiatole contro, la formazione di Lucarelli accelera e alza la pressione sui padroni di casa. A mancare sono precisione e un pizzico di fortuna: Ripa non ha la cattiveria giusta su tre palloni propizi e il resto lo fanno i pali timbrati da Lodi su punizione e da Barisic con un colpo di testa (segue il gol annullato per offside a Ripa, che sulla ribattuta mette nel sacco di testa) su punizione dello stesso Lodi, schierato da mezzala destra con Bucolo metodista.
Nononostante ciò, i rossazzurri sembrano poter incamerare la vittoria grazie all’inzuccata di Barisic su preciso cross di Porcino. Una rete che non può che nascere da sinistra, corsia sulla quale il Catania fa di gran lunga le cose migliori grazie alla velocità e alla freschezza di Porcino e Manneh, entrambi autori di un’ottima prova. Ed entrambi sostituiti nel quarto d’ora conclusivo, quando i rossazzurri arretrano al cospetto di un avversario che sino al pari al 91′ non andrà oltre un colpo di testa a lato di D’Ursi e un tiro dalla distanza di Montinaro fuori di poco. La doccia fredda arriva nel recupero e brucia, eccome se brucia.
BISCEGLIE-CATANIA 1-1
Bisceglie (3-5-2): Crispino 6, Petta 6, Markic 6, Jurkic 6, Delvino 6, Montinaro 6.5 (46′ st D’Ancora sv), Toskic 5.5 (27′ st Vrdoljak 6), Risolo 6, Giron 6 (18′ st Dentello Azzi 5.5), Jovanovic 5 (27′ st Ayina 5.5), D’Ursi 6. In panchina Vassallo, Alberga, Migliavacca, Colella, Diallo, Prezioso, Pirolo. Allenatore: Mancini 5.5.
Catania (4-3-3): Pisseri 6, Blondett 6, Aya 6, Tedeschi 6.5, Porcino 7 (30′ st Marchese sv), Lodi 5.5, Bucolo 6 (30′ st Bogdan sv), Biagianti 6, Manneh 7 (40′ st Russotto sv), Ripa 5 (40′ st Curiale sv), Barisic 6.5 (30′ st Rizzo sv). In panchina Martinez, Semenzato, Esposito, Mazzarani, Brodic, Di Grazia. Allenatore: Lucarelli 5.
Arbitro: Valiante di Salerno 4.5
Reti: 11′ st Barisic, 46′ st Delvino.
Note: spettatori 1.064 di cui 530 paganti (148 ospiti), incasso di 8682.42 euro. Ammoniti, Montinaro, Rizzo, Pisseri, Curiale. Calci d’angolo: 6-3 per il Catania. Recupero: 0′, 6′. Al 14′ pt i tifosi rossazzurri hanno esposto uno striscione in onore delle vittime dell’esplosione avvenuta nella serata di ieri in una palazzina di via Garibaldi, a Catania (“Angeli in terra volati in cielo. Riposate eroi”).

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