“Ministra Grillo a Catania per propaganda”

Sindacati: "E' sembrata più una passeggiata che un impegno istituzionale, poca attenzione ai bisogni del territorio"

CATANIA – Polemica dei sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania in una nota congiunta sulla visita del ministro Grillo a Catania. “La tanto attesa visita a Catania del ministro alla Salute, Giulia Grillo, è equiparabile più a una passeggiata di propaganda che a un impegno istituzionale”.
“Giulia Grillo – aggiungono i sindacati – ha dimostrato di non essere nelle condizioni politiche di assumersi delle responsabilità a breve e medio termine, a maggior ragione in una città complessa come Catania dove da sempre, ma persino drammaticamente negli ultimi anni, è necessaria una razionalizzazione della sanità pubblica – continua la nota -. Ancora una volta il governo nazionale non si è dimostrato attento ai bisogni del nostro territorio e la passeggiata del ministro ne è stata la prova”.
“Ricordiamo al ministro Grillo – si legge nella nota del sindacato – che a Catania i pronto soccorso scoppiano sempre più di utenti, innescando una serie di conseguenze pericolose che vanno dall’efficienza ed efficacia del servizio alla sicurezza stessa dei medici e degli operatori sanitari”.
“Siamo ancora una volta – sostengono i sindacati – di fronte a una “distonia governativa” che rischia di affossare definitivamente Catania e che francamente ci preoccupa molto. La medicina del territorio, per vari motivi, non esiste oppure è molto carente (per personale e strumenti) e il governo regionale Musumeci, seppur dimostrando buona volontà, fa sempre più fatica a gestire una situazione che diventa sempre più intricata”.
“Per questo chiediamo alla Regione una convocazione urgente affinché nel corso di un tavolo di confronto con i sindacati catanesi si possa fare il punto delle azioni da intraprendere realmente. Cgil, Cisl, Uil e Ugl di Catania – conclude la nota – ribadiscono la centralità del servizio sanitario per uno Stato che continua a definirsi democratico. Ciò non può non passare dal rispetto dei diritti fondamentali, degli utenti e dei lavoratori. Dimenticarlo o ignorarlo è una grave mancanza politica”.

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