Catania invasa dai campi rom

In tutte le circoscrizioni proliferano tendopoli e baraccopoli. La denuncia del consigliere Buceti

CATANIA – Catania oggi vive un emergenza sociale senza precedenti. Dalla periferia nord fino alla parte sud della città il continuo moltiplicarsi di campi rom o di “hotel per disperati” rappresenta una questione che l’amministrazione comunale deve prendere in seria considerazione.
Il consigliere della municipalità di “Cibali-Trappeto Nord- San Giovanni Galermo” Erio Buceti lancia all’allarme e chiede a Palazzo degli Elefanti immediati provvedimenti. “Tutte le sei circoscrizioni cittadine devono convivere con enormi e piccole tendopoli o bivacchi che nascono, anche nel giro di pochi giorni, all’interno di luoghi isolati o all’interno di strutture comunali abbandonate. Non si può voltare le spalle alla questione e fingere di non vedere nulla. Dall’ex consorzio agrario a pochi passi dalla Plaia passando per l’ex canile di San Giuseppe La Rena senza dimenticare il viale Kennedy, il Corso delle Province, il viale Divino Amore, l’ex raffineria di Zolfo del viale Africa, l’ex Mulino Santa Lucia, via Acquicella Porto e molti altri ancora. Tutto questo non ha niente a che vedere con il razzismo o l’intolleranza ma, al contrario, con la consapevolezza che questi siti sono pieni di materiale infiammabile e cucine di fortuna con decine e decine di fuochi che si accendono quotidianamente per riscaldarsi a causa delle temperature rigide di questi giorni oppure per cucinare”.
“Il rischio evidente è che, in qualsiasi momento, queste fiamme possano sfuggire al controllo di chi le ha accese provocando un incendio di vaste dimensioni con enormi conseguenza per interi quartieri. In passato i casi del viale Divino Amore oppure del viale Africa hanno dimostrato che simili situazioni possano verificarsi in ogni momento – continua – Stesso scenario può avvenire quando in queste strutture di fortuna ci siano collegamenti o interi impianti elettrici “fai da te”. Casualmente si può sviluppare una scintilla da cui può sfociare un rogo alimentato pure dalle montagne di spazzatura accatastate intorno a questi siti. Luoghi che già nella quotidianità sembrano inferni danteschi, abitati pure dai bambini, dove mancano persino le più elementari norme igienico-sanitarie. Il progetto di integrazione che questa amministrazione dice di aver avviato non prevede forse una sistemazione decorosa per questa gente e togliere da quest’ambiente malsano i bambini? Che fine hanno fatto i progetti per la realizzare di un campo di transito, dotato di acqua e luce corrente, che dovrebbe sorgere nella zona di Pantano D’Arci?”.
Domande che il consigliere della IV municipalità Erio Buceti rivolge al Sindaco Bianco e che meritano risposte immediate.

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