Agrigento, un team ospedaliero dedicato agli accessi vascolari

di Nuccio Sciacca. Ridotte le infezioni nosocomiali e i tempi di degenza

AGRIGENTO – Molte pubblicazioni scientifiche hanno recentemente dimostrato come la introduzione nell’ambito della azienda ospedaliera di un team specifico dedicato agli accessi vascolari venosi comporti significativi vantaggi in termini di sicurezza, di costi, efficacia e di efficienza. La presenza di un team (medico-infermieristico o soltanto infermieristico, secondo la tipologia di accessi venosi) consente infatti la attuazione completa e sistematica, a livello di tutto l’ospedale, di un programma di scelta ragionata del dispositivo da utilizzare e la riduzione delle complicanze. Importante anche la riduzione della durata media della degenza ospedaliera ed il minore rischio di infezioni associate al catetere venoso. Nel disegno in basso un catetere venoso centrale inserito perifericamente all’altezza del braccio (vena basilica) con l’aiuto di ecoguida.

Ad Agrigento il “Vascular Team” del presidio ospedaliero San Giovanni di Dio funziona già dal 2018 in seno all’unità operativa complessa di anestesia, rianimazione e terapia intensiva diretta dal Gerlando Fiorica. Nel 2024 il servizio ha erogato ben 3684 prestazioni con 613 impianti. Molti pazienti hanno necessità di un accesso vascolare stabile e sicuro per svariate motivazioni quali chemioterapia, nutrizione parenterale supplementare o totale, terapia antibiotica endovenosa prolungata, idratazione, prelievi ripetuti, cure palliative. Tra questi alcuni presentano complicanze legate ad una cattiva gestione dei device impiantati che vanno trattate in maniera specifica. Anche da questo è nata l’esigenza di creare un servizio dedicato.

Il “Vascular Team”, coordinato dalla Carmen Liuzzo (nella foto con Fiorica), è composto da personale medico e infermieristico altamente qualificato: Calogera La Duca, che si occupa di assicurare il corretto funzionamento di tutto il sistema, dalla presa in carico del paziente fino alla rimozione del device, e gli infermieri impiantatori Salvatore Bruno, Salvatore Catania, Francesco Dispenza, Nino Rosano e quelli che si occupano della gestione e garanzia dei device ossia Maria Teresa Buscaglia, Giuseppe Cimino Tumminelli e Antonio La Vecchia, afferenti dell’UOC Anestesia e Rianimazione e Terapia Intensiva PO San Giovanni di Dio e coordinati dalla caposala Vincenza Piranio. Entreranno a far parte del Vascular Team anche i medici Riccardo Calò e Salvatore Campanella che stanno effettuando specifica formazione in merito.

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