Una classifica, quella del girone C di Serie C, che presto sarà riscritta. Il lunedì di paga, come prevedibile, non è passato senza conseguenze. La bomba che non ti aspetti però è scoppiata a Messina dove sono stati pagati solo gli stipendi ai tesserati ma non gli F24 per gli oneri previdenziali e fiscali dovuti ad Inps e Fisco. Il rischio è una penalizzazione che condizionerebbe fortemente la corsa salvezza, sottraendo all’attuale classifica dei giallorossi dai 2 ai 6 punti. E allargando la forbice con la Casertana.
Una situazione che ha gelato la piazza, rianimata da una campagna acquisti importante per puntare all’obiettivo permanenza e ora tornata titubante sul futuro del club. All’appello mancherebbero circa 130mila euro. Gli stipendi sono stati rispettati con gli acconti dei contributi che erano arrivati nelle ore precedenti dalla Lega e per il resto si sperava in un intervento dell’ex patron Sciotto, ancora in possesso del 20% delle quote. Ma così non è avvenuto. Anzi Sciotto attende, per giovedì, il pagamento della prima tranche della vendita della società: un milione duecento cinquanta mila euro da parte della AAD Invest, la fiduciaria che ha acquistato l’80% del club ma che alla prima scadenza vera ha deluso le aspettative e le promesse. Questa mattina, alla ripresa, lungo faccia a faccia della squadra con il presidente Alaimo prima dell’allenamento.
Nel primo pomeriggio, la proprietà ha diffuso una nota: “A seguito delle recenti segnalazioni di contributi non versati e del rischio di sanzioni per ACR Messina, AAD Invest Group desidera chiarire la situazione. Fin dal nostro arrivo – si legge – abbiamo fatto in modo di dare priorità alla regolarizzazione di tutti gli stipendi e dei pagamenti ai fornitori che non venivano pagati da diversi mesi. L’Acr Messina non riguarda solo i giocatori e lo staff tecnico, ma comprende un ecosistema completo che deve essere supportato in modo responsabile e sostenibile. Un problema amministrativo ha portato a un ritardo nel pagamento dei contributi previdenziali. Tuttavia, stiamo adottando tutte le misure necessarie per risolvere la situazione il più rapidamente possibile. Sebbene la penalità sia stata presa in considerazione, non influisce in alcun modo sulla nostra determinazione. Il nostro obiettivo rimane chiaro: assicurarci un posto in Serie C tramite i play-in e continuare a strutturare il club a lungo termine. Nei prossimi giorni verrà annunciata la data della visita del Sig. Doudou Cissé a Messina. Durante questa visita verranno presentate tutte le garanzie bancarie necessarie per finalizzare la pratica e garantire la totale serenità per il futuro del progetto. Restiamo determinati ad accompagnare l’Acr Messina verso un futuro solido e sostenibile, nella massima trasparenza con i tifosi e tutti gli stakeholder del club”.
Intanto, avrebbero evitato la radiazione sia il Taranto che la Turris. Quella dei campani era sembrata, ieri sera, la situazione più complicata ma il club avrebbe trovato i soldi per il pagamento di due mensilità, sbloccando i conti correnti del club proprio in extremis. Sicuramente incorrerà in una ulteriore penalizzazione. Così come il Taranto che ha saldato stipendi e contributi di settembre e ottobre. Ma non quelli del trimestre novembre-dicembre-gennaio. Una situazione che porterà a una nuova penalizzazione in classifica da scontare nella prossima stagione, in Serie D.