Bloccano la crescita alla figlia 17enne, condannati

Dieta rigida e cartoni animati: in Australia trattata come una bimba

Una coppia australiana è stata condannata per aver sottoposto la propria figlia a una dieta rigidissima che l’aveva portata a pesare, all’età di 17 anni, appena 27,3 chili, il peso che dovrebbe avere una bambina di nove anni. La vicenda, riportata dalla Cnn, riguarda non un semplice caso di malnutrizione perché alla ragazza era stato impedito di crescere come una normale adolescente della sua età. Le indagini hanno rivelato che i genitori non solo le imponevano un regime alimentare estremamente restrittivo, ma la trattavano come una bambina, accompagnandola in bagno, soffiandole il naso e facendole guardare esclusivamente cartoni animati per i più piccoli.

In ospedale è arrivata 4 anni fa in condizioni critiche: pelle secca e squamosa, capelli fragili che si spezzavano e nessun segno di pubertà. Secondo i medici, il suo corpo era privo di grasso e il battito cardiaco accelerato. Il padre della ragazza è stato condannato a 6 anni e mezzo di carcere, mentre la madre a cinque. L’uomo ha sempre respinto le accuse. Si è giustificato con la Corte spiegando che la ragazza era “schizzinosa” con il cibo e che aveva scelto di diventare vegana all’età di otto anni.

Il giudice però si è rifiutato di credere che la coppia non si fosse resa conto che la figlia non stava bene. “Sembra che tutti coloro che avevano avuto la possibilità di interagire con la ragazza avessero capito che era gravemente malnutrita. Tutti tranne le due persone che dicono di amarla”. Dalle indagini è emerso che il padre avrebbe falsificato il certificato di nascita per farla sembrare più giovane di due anni. Quando la madre iscrisse la ragazzina a un corso di danza mentì sulla data di nascita, retrodatandola una prima volta di sei mesi e poi di un anno, così da far sembrare la figlia più piccola di un anno e mezzo.

Secondo il giudice i due genitori erano perfettamente consci che la figlia “non aveva l’aspetto o il comportamento di una ragazzina della sua vera età”. Poi, i genitori delle altre adolescenti che frequentavano la scuola di danza hanno iniziato ad avere dei sospetti e gli insegnanti hanno implorato i genitori di parlare con un nutrizionista. Al loro rifiuto sono state allertate e autorità.

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