SIRACUSA – La polizia ha arrestato cinque uomini, di Lentini e Francofonte, accusati di rapina a mano armata e di diversi episodi di furti effettuati mediante la tecnica delle “spaccate” ai danni di attività commerciali, gioiellerie, istituti di credito e uffici postali. Il bottino rubato dai componenti della banda ammonterebbe a diverse centinaia di migliaia di euro. Le indagini degli agenti del commissariato di Lentini e della squadra mobile, coordinate dalla Procura di Siracusa, hanno permesso di individuare i componenti della cosiddetta “banda dell’escavatore”. Stamattina, nell’ambito dell’operazione ‘New Holland’, sono state eseguite le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal gip del Tribunale di Siracusa. Altre due persone, già detenute per altra causa, sono state raggiunte da misure di custodia, altre tre sono state denunciate per aver partecipato ad alcuni colpi.
Sette i colpi messi a segno e tentati: il 27 luglio scorso a una gioielleria di Lentini e, due giorni dopo, all’ufficio postale di Pedagaggi. L’8 agosto scorso, poi, la rapina a mano armata in un cantiere di Melilli dove sono riusciti a rubare dei mezzi pesanti che hanno poi utilizzato per i successivi colpi con spaccata. Il 28 agosto furto con spaccata a un distributore di benzina di Carlentini che ha fruttato 2.750 euro, il 16 settembre colpito un supermercato di Francofonte e il 19 ottobre un’altra spaccata in due istituti di credito di Vizzini. Infine, l’ultima spaccata a una banca di Scordia, dove sono stati rubati 178.000 euro.
La tecnica usata era sempre la stessa: la banda, con escavatori e autocarri rubati, distruggeva gli ingressi delle attività per creare un varco che consentisse un rapido accesso ai locali e il furto delle casseforti. La base operativa della banda, dove venivano pianificate le attività criminali e nascosti i mezzi impiegati per le spaccate, si trovava nelle campagne di contrada Cannellazza a Carlentini. Una posizione strategica per i collegamenti con il territorio del Calatino e della provincia nord di Siracusa e per fuggire tramite le strade interne alle forze dell’ordine.
Grazie all’elicottero del Reparto volo di Palermo e a una serie di appostamenti nelle campagne di contrada Cannellazza la polizia ha individuato escavatori e camion rubati alle aziende locali e parte del bottino dopo i furti ad alcuni istituti bancari di Vizzini. Secondo gli inquirenti l’organizzazione studiava bene il piano con sopralluoghi preliminari. Tra i membri della banda anche abili conducenti di escavatori, capaci di effettuare il colpo in pochi minuti. La banda per far esplodere i bancomat utilizzava la tecnica della ‘marmotta’, un ordigno esplosivo che, una volta innescato, determinava la detonazione della cassa che permetteva di impossessarsi del denaro.