“Non mi candido più”

La corsa alla poltrona di sindaco di Catania. Abramo: "Rinuncio per problemi personali e familiari". A Trapani il M5s si allea con De Luca

CATANIA – Emiliano Abramo rinuncia alla candidatura alla carica di sindaco di Catania. Lo fa con una lunga nota, in cui parla di “motivazioni personali e familiari”. “Ringrazio il fronte progressista per aver indicato la mia persona come candidato a Catania e, soprattutto, per aver realizzato un percorso unitivo che è diventata una proposta di governo della città – scrive Abramo -. Catania, a mio sentire, sta vivendo un periodo di rinnovamento grazie al lavoro di alcune istituzioni che ben funzionano come la Procura guidata da Zuccaro o l’università di Catania che, all’apertura dell’anno accademico, ha messo in mostra le solide basi sulle quali poggiano le ambizioni di un futuro non troppo lontano che ci vedrà competitivi con le esperienze più virtuose. Catania è una città che vede una generazione di giovani appassionati nel portare avanti le loro battaglie come, ad esempio, quella ambientale. Così come sempre ricco è il mondo dell’associazionismo e del volontariato che vive molto anche nelle periferie della città”.

“Infine, mi piace sottolineare il richiamo alla questione morale e il lavoro che monsignor Renna svolge con impegno sin dal suo insediamento spingendo la città verso l’unità per meglio affrontare i problemi, guardando alle periferie e alla formazione dei giovani. In questo quadro positivo la politica è chiamata a un salto di qualità, a far prevalere le sue qualità di apertura, di convergenza, di progettualità diffusa. Sono cresciuto dentro questo modo di pensare e praticare l’impegno sociale e ho sempre guardato alla politica con questo criterio guida. Il lavoro svolto dalla coalizione e dai tavoli mi sembra andare in questa direzione, anche se ancora qualche altro passo va compiuto”.

“In questo quadro, se pur onorato dalla proposta ricevuta, mi duole comunicare la rinuncia alla candidatura, spinto da motivi personali e familiari. Assicuro comunque con fermezza la volontà di dare il mio contributo continuando l’impegno nella virtuosa esperienza della Comunità di Sant’Egidio, nel cda dell’ateneo e nei diversi ambiti che mi vedono coinvolto. Ringrazio particolarmente, per la fiducia mostratami, il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo, l’onorevole Nuccio Di Paola del Movimento 5 stelle e il segretario provinciale di Sinistra italiana Pierpaolo Montalto”.

“Esprimo sincera gratitudine anche alle forze civiche e ai sindacati che hanno animato i tavoli tematici e alle tante persone che in questi giorni mi hanno raggiunto con messaggi di stima e di affetto. Continuando a sostenere il lavoro di queste forze della coalizione in città, auspico un clima sereno in campagna elettorale dove al centro ritorni il bene della collettività e l’ascolto reale che le tante esperienze virtuose, in vari modi, chiedono in questi giorni che ci separano dal voto come un appello accorato, consapevoli che ci giochiamo il presente in una città alla quale in tanti hanno provato a rubare il futuro”.

Per il segretario regionale del Pd Anthony Barbagallo “in politica come nella vita esistono gli imprevisti, gli attimi che cambiano le cose e che restituiscono, immediatamente, il giusto valore alle cose. In questi momenti bisogna avere l’accortezza della sobrietà. Siamo vicini a Emiliano, comprendiamo e abbracciamo la sua scelta. L’unica cosa che possiamo dire, nel rispetto della situazione, è che il fronte progressista resta compatto e ha messo a disposizione della città una volontà condivisa e soprattutto un programma”.

“Solidarietà ad Abramo” anche dal coordinatore regionale del Movimento 5 stelle Nuccio Di Paola: “Ci metteremo subito al lavoro, con le altre forze politiche e sociali, per individuare un altro nome di sintesi, accettando e comprendendo perfettamente le motivazioni che hanno spinto il presidente della comunità di Sant’Egidio a fare un passo indietro. Abbiamo il dovere di offrire un’alternativa unitaria in una città per troppo tempo mal gestita e abbandonata dal centrodestra. Il M5s c’è e non si sottrae alle proprie responsabilità”. Pure Sinistra italiana dichiara “la piena disponibilità a lavorare per la ricerca di un’altra candidatura che tenga unito il campo progressista”.

Se a Catania il fronte progressista tornerà a riunirsi a breve per la scelta del candidato, a Trapani M5s e Pd sosterranno candidati diversi. Il Movimento di Conte ha stretto un accordo con Sud chiama Nord di Cateno De Luca per appoggiare l’ex dem Francesco Brillante, nome che dovrebbe essere ufficializzato tra domani e dopodomani. Seppur senza simbolo e con una lista civica, il Pd invece appoggia l’uscente Giacomo Tranchida, sostenuto anche dalla Lega, che fa riferimento a Mimmo Turano. Gli altri due candidati sono Maurizio Miceli di FdI e Anna Garuccio, espressione di un’area moderata di centrodestra.

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