Schlein segretaria del Pd, successo pure in Sicilia

Vince col 53,8%. E' la prima donna alla guida del partito e la più giovane

Elly Schlein è la nuova segretaria del Pd. All’80% dei seggi scrutinati è davanti a Stefano Bonaccini: 53,8% contro il 46,2%. E’ la prima donna alla guida del partito. Ed è la più giovane: ha 38 anni. “Saremo un problema per il governo di Giorgia Meloni – ha detto Schlein parlando a braccio al suo comitato elettorale dopo l’annuncio della sua vittoria -. Daremo un contributo a organizzare le opposizioni a difesa dei poveri, contro un governo che li colpisce, saremo a difesa della scuola pubblica nel momento in cui il governo tace davanti a una aggressione squadrista. Staremo a fare e barricate contro ogni taglio alla sanità”. 

Con un breve discorso, lo sfidante Bonaccini ha riconosciuto la sconfitta: “La prima cosa che chiedo è mandare un applauso a Elly Schlein – ha detto Bonaccini – l’ho sentita e le ho fatto i complimenti, in bocca al lupo per la grande responsabilità che assume alla guida del partito. Ha prevalso Elly e io sono a disposizione per dare una mano”. Nessuna scissione, ha ribadito Bonaccini: “Da domani tutti dobbiamo dare una mano per il rilancio del Pd, sentiamo la responsabilità di metterci a disposizione, dobbiamo dare una mano a Elly. Io l’ho sempre detto: se avessi vinto avrei chiesto a Elly di darmi una mano, ha prevalso Elly e senza chiedere nulla per me sono pronto a dare una mano”.

Secondo i dati del suo comitato, Schlein è davanti in 14 regioni e in molte città, come Napoli, Milano e Bologna. I risultati la indicano prima in Liguria e in Sicilia. Nell’Isola con oltre 55mila votanti, è netto, infatti, il successo di Schlein con una percentuale del 57,3% contro il 42,7% di Bonaccini. Schlein vince nelle federazioni provinciali di Siracusa, Palermo, Enna, Catania, Caltanissetta, Trapani. Mentre Bonaccini prevale ad Agrigento, Ragusa e Messina. Schlein trionfa a Palermo città con il 73% e si attesta in provincia al 64%. Ecco i dati per provincia: Ragusa: Bonaccini 2.687, Schlein: 1.356; Trapani: Bonaccini 1.650; Schlein 2.167: Palermo: 10.145 votanti: Bonaccini 3.658; Schlein 6.487; Caltanissetta: Bonaccini 1.963; Schlein 2.945. Siracusa: Bonaccini 2172; Schlein 2786. Catania: 9.352 votanti; Schlein 6.299, Bonaccini 3.027. Messina: Bonaccini, 3.062; Schlein 2.809. Agrigento (mancano alcune sezioni): Bonaccini 2.801, Schlein 2.493. Enna: Bonaccini, 2.385, Schlein 4.102.

“Abbiamo sentito crescere in questi mesi – commenta Mari Albanese, portavoce della mozione Schlein e capolista per l’assemblea nazionale del Pd – l’entusiasmo attorno alla proposta politica di Elly. Il risultato palermitano traccia una nuova strada per il partito democratico, di vero e profondo cambiamento. Le primarie hanno sancito una scelta inequivocabile, da oggi dobbiamo metterci al lavoro per costruire un partito progressista, ecologista e femminista assieme. Abbiamo scardinato vecchi modi di fare politica, partendo dal basso, mettendoci la faccia, accogliendo quante e quanti si riconoscevano nella storia di Elly e in noi. Ci attende una grande sfida, siamo solo all’inizio di una rivoluzione che da oggi dovrà trasformarsi in prassi”.

I dati della giornata sono andati fin da subito oltre le aspettative: quasi 600 mila i votanti alle 13. Alla fine sono stati un milione. Non sono i 3,5 milioni del 2007 o l’1,6 milioni del 2019. Ma si tratta di un risultato comunque insperato alla vigilia, quando i due contendenti stentavano a sbilanciarsi e, messi alle strette, dicevano che già un milione di elettori sarebbe stato un successo. Le aspettative per la nuova stagione del Pd adesso si concentrano anche sulla capacità di chi va a sedersi al Nazareno di costruire una nuova squadra, di voltare pagina con i dirigenti. Per tutta la campagna, i due sfidanti si sono rinfacciati la vicinanza o l’appoggio dei vari esponenti di vertice del partito, accusati della crisi del Pd culminata nell’ultima sconfitta, quella delle politiche di settembre: Giorgia Meloni a Palazzo Chigi e dem al 19,1%.

Chi prende le redini del partito è chiamato a dimostrare già dai nomi il senso del cambiamento. Non ci sono ruoli e compiti già definiti. Però ci sono i propositi di Bonaccini e di Schlein e i volti di chi li ha affiancati in questi mesi. Il presidente dell’Emilia Romagna ha più volte detto di puntare sugli amministratori locali. La competitor punta invece su donne e giovani. Schlein ha scelto come portavoce della mozione il deputato Marco Furfaro. In squadra con lei ci sono anche le deputate Chiara Braga e Chiara Gribaudo, il deputato Marco Sarracino, oltre al senatore Francesco Boccia.

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