“Troppe ombre sulla morte di Mattarella”

Invocata commissione d'inchiesta. Schifani: "Sono favorevole"

PALERMO – Commemorato questa mattina Piersanti Mattarella, ucciso dalla mafia il 6 gennaio del 1980 davanti alla sua abitazione di via Libertà. Un omicidio che bloccò il processo di rinnovamento portato avanti dal presidente della Regione. Deposte sul luogo dell’agguato diverse corone di fiori. Tra i presenti stamane, i figli di Piersanti Mattarella, Bernardo e Maria, il sindaco Roberto Lagalla, il vice presidente dell’Ars Nuccio Di Paola, il presidente della Regione Renato Schifani, il prefetto di Palermo Maria Teresa Cucinotta il presidente della Commissione regionale antimafia Antonello Cracolici, altri esponenti politici e i vertici delle forze dell’ordine.

“La sua figura rappresenta ancora oggi un simbolo e un esempio di alta politica, improntata sul dialogo, il servizio ai cittadini e il contrasto al potere di Cosa nostra. Il suo omicidio – ha detto il sindaco Lagalla – resta ancora oggi avvolto da troppe ombre e mi unisco all’appello dei familiari che anche in questi giorni chiedono di continuare a indagare per arrivare a una piena verità. Un atto doveroso per onorare la memoria di Piersanti Mattarella e di tutte le vittime della mafia. Per questa ragione ritengo importante sottolineare l’impegno che il nuovo procuratore di Palermo Maurizio De Lucia e i suoi collaboratori stanno mettendo in campo nel condurre nuovi accertamenti sulle responsabilità di questo delitto”.

Alle commemorazioni è intervenuto anche il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani: “Ho letto con attenzione l’intervista al presidente del Tribunale di Palermo, Antonio Balsamo, sull’ipotesi di una commissione d’inchiesta sul delitto di Piersanti Mattarella. Credo che quando sono presiedute da persone autorevoli che hanno una storia alle spalle, le commissioni possono aiutare a scoprire quella verità che a volte il rigore processuale può non definire. Penso che può contribuire a una verità compiuta nei confronti di una storia di un uomo che ha combattuto la mafia attraverso le istituzioni. Piersanti Mattarella è stato uno dei primi uomini delle istituzione a cadere per mano dei mafiosi. La mafia che non va sottovalutata, va combattuta senza se e senza ma perché non è né di destra né sinistra. Il contrasto alla criminalità organizzata sarà massimo da parte del mio governo per quanto attiene la verifica sugli appalti e su tutto quello che sarà l’utilizzazione della spesa pubblica”. 

 

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