Giornata del diabete a Enna

di Nuccio Sciacca. Accesso alle cure per tutti il tema al centro dell’attenzione

L’Unità Operativa Semplice di Diabetologia di cui è responsabile Luigi Prato Militello afferente all’Unità complessa di Medicina Interna diretta da Mauro Sapienza (entrambi nella foto) ha promosso all’ospedale Umberto I di Enna gli obiettivi della Giornata mondiale dedicata al diabete mellito con attività di screening, garantendo a un numero elevato di pazienti che afferiscono al servizio la possibilità di cura della malattia con i nuovi farmaci antidiabetici che ormai hanno rivoluzionato il trattamento, migliorato gli esiti della malattia e la loro qualità di vita.

La Giornata Mondiale del Diabete è stata istituita nel 1991 dall’International Diabetes Federation (Idf), la federazione internazionale delle associazioni diabetologiche di oltre 160 Paesi, e dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. La data ricorda la nascita del fisiologo canadese Frederick Grant Banting, che insieme a Charles Herbert Best, scoprì l’insulina nel 1921. Lo scopo della giornata è quello di accrescere la consapevolezza mondiale sul diabete mellito, promuoverne la cura e la prevenzione, tutelando la salute di coloro che ne sono affetti.

Sapienza e Prato Militello hanno ricordato il tema centrale per il triennio 2021-2023 “Access to diabetes care”, cioè l’accesso alle cure per tutti e subito. “La terapia del diabete mellito si è arricchita negli anni di cure molto efficaci come i più moderni sistemi integrati microinfusore/sensore per la cura del Diabete di Tipo 1 – spiegano – non solo nel controllo della glicemia, ma anche dei principali fattori di rischio cardio-nefro-metabolici associati al diabete e nella prevenzione delle complicanze acute e croniche della malattia”.

Quest’anno, per la Giornata Mondiale del Diabete, è stato aggiunto al tema dell’accessibilità alle cure per tutti, quello dell’”Education to protect tomorrow”, l’educazione sanitaria per prevenire il diabete e proteggere il futuro delle persone con diabete, per renderle capaci di auto-gestire in modo consapevole e adeguato la propria malattia, educandole a un corretto stile di vita, all’uso dei farmaci e delle tecnologie.

“Il supporto educazionale è fondamentale per migliorare l’aderenza alla cura, ridurre il carico delle complicanze acute e croniche e, soprattutto, prevenire la malattia nelle nuove generazioni, sempre più esposte per una serie di fattori sociali, economici e ambientali, come testimoniato dalla crescente incidenza di obesità già in età infantile – sottolineano ancora Sapienza e Prato – per far ciò sono però necessarie maggiori risorse di quelle oggi disponibili da investire nella prevenzione e nella cura del diabete mellito”.

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