Catania, al cimitero nuove regole dopo un secolo

L'ultimo documento era stato approvato in epoca fascista

Il Consiglio comunale di Catania ha dato il via libera nella seduta di ieri sera all’adozione del regolamento dei servizi cimiteriali e funebri di polizia mortuaria a distanza di quasi cento anni dall’ultimo documento di riferimento in materia, approvato con la delibera podestarile dell’8 novembre del 1929. “Un risultato storico”, ha commentato il presidente Giuseppe Castiglione.

Il regolamento, approvato lo scorso anno dalla giunta comunale, è stato presentato dalla dirigente dei Servizi cimiteriali e funebri, l’architetto Marina Galeazzi. La delibera ha ottenuto l’assenso dell’aula all’unanimità dei 20 consiglieri presenti, insieme con 20 emendamenti, 4 dell’amministrazione e 17 fatti propri. Le trentanove pagine redatte dagli uffici rispondono alla normativa vigente in materia e alle esigenze attuali del territorio, a partire dagli aspetti igienico-sanitari, ma anche burocratici e amministrativi.

Il documento va ad abrogare il regolamento del 1929 e il regolamento del servizio dei trasporti funebri approvato dal Consiglio comunale nel 1960. Nello specifico, disciplina il complesso delle funzioni e dei servizi connessi alla gestione dei decessi e dei principali iter amministrativi e problematiche igienico-sanitarie; alla concessione di aree o manufatti destinati a sepoltura privata all’interno dei cimiteri cittadini; alle caratteristiche dei siti di sepoltura; alla costruzione dei sepolcri privati; alle procedure tecnico-edilizie di competenza comunale; alle caratteristiche dimensionali morfologiche e di decoro dei manufatti o monumenti funebri. E ancora, alla gestione e manutenzione del luogo di sepoltura da parte dei cittadini e dell’amministrazione; alle sanzioni per violazione alle norme contenute nel regolamento, tenendo conto dell’attuale consistenza dei cimiteri comunali e delle diverse sensibilità religiose culturali e sociali dei singoli cittadini.

scroll to top