Conte attacca dalla Sicilia, Renzi risponde: “Mafioso”

E ancora: 'Sei un mezzo uomo'. Ecco cos'aveva detto il leader del M5s

“Ti devi vergognare Giuseppe Conte pensando che qualcuno possa picchiarmi. E’ incredibile questo modo di fare che inneggia alla violenza, Conte sei un mezzo uomo, abbi il coraggio di fare un confronto civile sui temi, questo è un linguaggio da mafioso della politica”. Così il leader di Italia viva Matteo Renzi durante un comizio elettorale a Genova attacca le parole pronunciate dal leader del M5s a Palermo.

“Tre ore fa Palermo Conte ha detto ‘Renzi venga senza scorta a Palermo a dire che vuol togliere il reddito di cittadinanza’. Cosa stai facendo Giuseppe Conte? Stai minacciando la violenza fisica – afferma Renzi -. Quando uno dice andiamo a fare la campagna elettorale e portiamo tutti quelli con il reddito di cittadinanza usa un linguaggio clientelare, è voto di scambio”.

Renzi si è rivolto alla ministra degli Interni Lamorgese denunciando di avere ricevuto minacce sui social dopo le parole del leader del M5s. In serata la replica di Conte: “Renzi non deve stravolgere le parole. Il mio era un invito a confrontarsi con i percettori del reddito di cittadinanza senza filtro. Poi se lui lo voglia strumentalmente leggerlo come un invito alla violenza è una sua iniziativa gratuita che lo contraddistingue: non è la prima volta che riesce a stravolgere le cose a suo uso e consumo”. 

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