“Com’è morto lui, ora dovete morire voi”

Palermo. Familiari di un paziente aggrediscono medici del Civico

PALERMO – “Così com’è morto lui, ora dovete morire anche voi”: è la frase choc seguita da un’aggressione, l’ennesima, ai danni di medici e operatori in servizio all’ospedale Civico di Palermo. L’ultimo episodio di violenza in corsia è avvenuto ieri pomeriggio, quando i familiari di un anziano paziente deceduto in sala operatoria si sono scagliati contro il personale; prima frasi concitate, poi minacce verbali ed infine pugni contro alcuni tecnici di Radiologia che si trovano nel corridoio di Radiologia e che avevano cercato di placare gli animi. Un medico è stato ferito al collo, un tecnico è stato colpito ad un occhio, mentre un infermiere è stato strattonato violentemente per costringerlo ad aprire la porta dell’adiacente sala operatoria.

“Sono stati momenti concitati e drammatici – denuncia Fials – che purtroppo si ripetono con una certa frequenza e non solo al Civico”. Il sindacato sollecita l’assegnazione del personale di vigilanza e di supporto al servizio di Radiologia centrale per i turni notturni e festivi. “Il peso del lavoro – aggiunge Fials – ricade interamente sui tecnici e sui medici, i quali vengono continuamente distolti dal proprio lavoro per espletare mansioni di portierato, guardiania, punto di informazione e servizio d’ordine”. Il sindacato chiede misure straordinarie e di intraprendere tutte quelle azioni necessarie alla tutela dell’incolumità e della salute dei dipendenti.

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