A Palermo il trattamento ablativo della fibrillazione atriale

di Nuccio Sciacca. La tecnica “a freddo” implementata all’ospedale Ingrassia

La fibrillazione atriale è un’alterazione del ritmo cardiaco, una complessa patologia elettrica degli atri del cuore che determinano un alto rischio tromboembolico. Per questo è importante riconoscerla e intervenire. L’ablazione della fibrillazione atriale oggi è considerata la tecnica di cura più efficace, più sicura in termini di possibili complicanze chirurgiche e con meno effetti indesiderati.

Con il termine ablazione si intende in particolare il trattamento di quella parte di tessuto cardiaco responsabile della genesi dell’aritmia. Però, mentre l’ablazione con radiofrequenza utilizza l’energia termica ed è la procedura di ablazione convenzionale, la crioablazione utilizza il freddo per “bruciare” il tessuto cardiaco responsabile delle aritmie. Una crioablazione di fibrillazione atriale con sistema Bsc PolarX è stata eseguita per la prima volta all’ospedale Ingrassia di Palermo. E’ stata effettuata dagli specialisti della Unità operativa complessa di cardiologia, diretta da Sergio Fasullo.

L’intervento di crioablazione, durato circa 2 ore, è stato eseguito su una donna di 60 anni dal cardiologo, Mirko Luparelli, coadiuvato dall’equipe infermieristica composta da Alfredo Galati e Giovanna Pillitteri. Alla paziente, dopo diversi episodi di battito cardiaco irregolare, debolezza e affanno nell’arco di tre mesi, era stata diagnostica una fibrillazione atriale non responsiva ai farmaci. “Nel caso il paziente sia affetto da fibrillazione atriale non controllata dalla terapia farmacologica – ha spiegato Fasullo – il cardiologo può raccomandare la procedura di ablazione transcatetere, tecnica mini-invasiva durante la quale il medico introduce un sottile tubicino flessibile nei vasi sanguigni e lo manovra fino a raggiungere il cuore, annullando i percorsi elettrici anomali presenti nei tessuti cardiaci. La crioablazione sulla paziente è stata effettuata all’ospedale Ingrassia con il supporto della sedazione, non totale. Dopo 2 giorni complessivi di degenza, la donna è stata dimessa”.

Per accedere al nuovo servizio, è necessaria la richiesta del medico di medicina generale di visita cardiologica da effettuare nell’ambulatorio pacemaker dell’ospedale Ingrassia. Le prenotazioni possono essere effettuate di presenza o telefonando (dal lunedì al venerdì, dalle 11.30 alle 13.30) al numero 091 703 3692. Il paziente verrà visitato e valutato dagli specialisti dell’Uoc di Cardiologia del nosocomio.

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