Palermo, nuove terapie per i neonati con gravi ischemie

di Nuccio Sciacca. L’ipotermia terapeutica implementata all'ospedale Ingrassia di Palermo

L’asfissia perinatale è la più grave, e spesso imprevista, delle complicanze legate al parto. Non solo rappresenta, a livello mondiale, una delle maggiori cause di morte, ma è anche responsabile di sequele neurologiche permanenti in molti dei bambini sopravvissuti, nonché di insufficienza multiorgano in epoca neonatale. Oggi si può dire che l’ipotermia moderata è lo standard di trattamento per i neonati asfittici, unico intervento di provata efficacia. I risultati ottenuti finora, infatti, suggeriscono proprio questo trattamento dimostratosi neuroprotettivo ma anche cardio e nefroprotettivo. Adesso a Palermo l’Asp, per la prima volta, attiva nella propria Tin (Terapia Intensiva Neonatale) dell’ospedale Ingrassia, l’ipotermia terapeutica neonatale, come trattamento neuroprotettivo di scelta per il neonato asfittico.

“Il trattamento, chiamato anche baby cooling – spiega Vincenzo Duca, direttore della Tin dell’Ingrassia – è stato finora offerto da altre strutture cittadine, alle quali si è aggiunto adesso anche il nostro ospedale. Lo abbiamo già effettuato su due piccoli pazienti ricoverati all’Ingrassia e si è risolto con successo, grazie anche al contributo di diverse competenze professionali presenti all’Asp, e in particolare della radiodiagnostica, del servizio di Neuropsichiatria infantile e di Neurofisiologia”. I due neonati verranno inseriti adesso in un percorso di follow-up multidisciplinare per valutare lo sviluppo neuropsicomotorio nel corso dei primi anni di vita.

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