Ita-Covisian: 221 licenziati, 206 sono palermitani

Procedura per mancato accordo sul contratto. I sindacati: "Una bomba sociale"

Covisian ha inviato alle parti sociali e alle istituzioni competenti la comunicazione di avvio della procedura di licenziamento collettivo per un numero di 221 addetti pari alle risorse applicate alle attività di customer care a favore di Ita Airways. La vertenza riguarda i lavoratori del call center palermitano Almaviva. Si legge in una nota della società di call center nella quale viene riferito che “tale procedura si è resa necessaria a seguito del mancato conferimento a Covisian del nuovo contratto per la fornitura del servizio e della conseguente naturale scadenza, al 30 aprile 2022, del periodo semestrale di fornitura transitoria negoziato tra le stesse parti nell’agosto del 2021”.

Nella nota si afferma poi che Covisian “resta in attesa di conoscere il soggetto subentrante nelle attività in questione al fine di poter procedere al trasferimento delle risorse professionali, secondo le modalità definite dalla disciplina della clausola sociale”. Il ministero del Lavoro ha fatto sapere che è pronto a convocare a breve un tavolo con le parti sociali per cercare una soluzione alla vertenza. Ita fa sapere di essere “parte lesa di una decisione unilaterale” e che quanto sta accadendo “è coerente con quanto Ita Airways aveva già dichiarato”.

“La bomba sociale è scoppiata: Covisian ha ufficializzato la procedura per 221 licenziamenti, e di questi ben 206 sono lavoratori palermitani che adesso vivono nuovamente l’incubo della perdita del posto di lavoro”, ha affermato Francesco Assisi, segretario generale Fistel Cisl Sicilia. “Adesso – spiegano Leonardo La Piana, segretario generale Cisl Palermo Trapani, e il segretario generale Fistel Assisi -, intervenga il Mise e la politica a tutti i livelli, lasciare così senza nessuna prospettiva futura questi lavoratori e i circa 300 ex Almaviva in attesa di essere ricollocati, è un grande colpo per la città di Palermo, già colpita gravemente da una crisi senza precedenti. Riteniamo inaccettabile non solo che venga disatteso l’accordo siglato a ottobre sulla commessa Ita ma anche le norme sulla clausola sociale. Bisogna garantire i livelli occupazionali, la protesta dei lavoratori non si fermerà finché non avremo risposte certe”. Domani si terrà la seconda giornata di sciopero e il sit-in organizzato dai sindacati in piazza Indipendenza dalle ore 9.30 e nel corso del quale i rappresentanti dei lavoratori saranno ricevuti dal presidente della Regione.

“Ancor prima della convocazione al ministero del Lavoro, Covisian anticipa quindi i tempi e getta nella disperazione 221 famiglie, che si aggiungono alla disperazione delle 300 famiglie in Almaviva che dovevano transitare in Covisian – dichiarano il segretario generale Slc Cgil Palermo Marcello Cardella e il segretario Slc Cgil Palermo Emiliano Cammarata -. Precisiamo che per noi si tratta di un atto irresponsabile e vergogno, che respingiamo al mittente e che contrasteremo con tutte le nostre forze, così come lotteremo per garantire l’occupazione di tutto il perimetro ex Alitalia oggi in Almavaliva, come previsto dall’accordo in sede ministeriale del 21 ottobre”.

“Siamo indignati – aggiungono Cardella e Cammarata – per il comportamento di due aziende, Ita e Covisian, che si fanno la guerra commerciale sulla pelle dei lavoratori. Il lavoro è un diritto, non è una variabile dipendente affidata a mere logiche di mercato. A questo punto, un ulteriore ritardo nella convocazione di un tavolo ministeriale non è più giustificato né tollerabile e anzi avrebbe il sapore di una resa o ancor peggio di una precisa presa di posizione delle istituzioni a vantaggio di logiche speculative delle imprese”.

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